Umberto Calcagno, vicepresidente della FIGC e presidente dell’AssoCalciatori, è intervenuto ai microfoni di TvPlay.
“CASO FAGIOLI HA APERTO UNA STRADA: VICINI A CHI HA SBAGLIATO” – “Credo che già nel caso Fagioli, l’unica cristallizzata, si è aperta una strada che è la migliore da percorrere. Spero che i casi restino circoscritti, oggi abbiamo un esempio di come si possa stare vicino ad un ragazzo che ha sbagliato. La sanzione è dura, 7 mesi sono pesanti ma c’è un fine riabilitativo ed una parte della pena serve anche a rendere la pena utile per il prossimo”.
“RICHIESTA DIMISSIONI GRAVINA? MOTIVAZIONI INCOMPRENSIBILI” – “Dimissioni di Gravina? Le motivazioni sono incomprensibili per me, anche per le tante iniziative che mettiamo in piedi proprio a sostegno dei ragazzi”.
“DIFFAMAZIONE? OGNUNO SI DIFENDERA’ DA SOLO” – “Diffamazione? Ognuno si difenderà da solo, non possiamo impedire ad un soggetto di dire cose che secondo lui sono verificate mentre sono tutte da verificare. All’interno del sistema sportivo cerchiamo di fare di più, ma per i soggetti che effettivamente dichiarano certe cose. Poi c’è la Magistratura e chi fa questo mestiere”.
“CASO SCOMMESSE OCCASIONE PER RISOLVERE QUESTO PROBLEMA” – “In questo momento non credo che si possa allargare il problema a macchia d’olio. E’ l’occasione per affrontare un problema che non è in particolare del calcio. Sappiamo quanto il calcio abbia un peso dal punto di vista educativo, questo può essere una spinta anche per capire la nostra generazione di genitori. Stiamo sottovalutando forse alcuni aspetti ed alcune criticità”.
“DECRETO CRESCITA INGIUSTO, CREA DISPARITA’” – “Decreto crescita? Se la politica vuole dare una mano al calcio, dovrebbero lavorare proprio sul decreto crescita. L’Under 21 è una squadra con tanta qualità, spero che questi ragazzi trovino spazio. Oggi chi viene dall’estero rappresenta un risparmio per i club ed è ingiusto. Crea una disparità ed alla fine porta al dato che per minutaggio gli stranieri rappresentano il 70%”.
“FACILE FAR NOTIZIA SUI GIOCATORI AFFERMATI” – “Mi è dispiaciuto che si sia puntato così il dito su calciatori affermati, è più facile creare notizie su di loro. Sono davvero dispiaciuto. Non so se ci saranno altri casi come quello di Fagioli. Penalmente le scommesse hanno poco valore, ma noi vogliamo tutelare il sistema con sanzioni dure. Se ci sono altri calciatori che giocano, si vedrà”.
“NORME NATE NEL 2011, CHI HA IL VIZIO PIU’ VULNERABILE” – “Le norme nascono da una storia: gli accadimenti del 2011. I soggetti esterni al nostro ordinamento, anche malavitosi, avevano truccato partite sfruttando la debolezza di alcuni calciatori ludopatici. Tutti abbiamo avvertito l’esigenza di realizzare queste regole. Chi ha il vizio è un soggetto più vulnerabile”.
“MOLTO SODDISFATTO DI COME E’ FINITO IL CASO FAGIOLI” – “Non c’è stata alcuna manomissione del risultato. I racconti di Fagioli saranno utili per lui ed anche per chi lo ascolterà, sono molto soddisfatto di come siano andate le cose a tal proposito”.