Mancini, la sua Arabia fa flop: l’ex ct azzurro è già in crisi. Il tecnico marchigiano è da poco più di un mese sulla panchina della nazionale saudita
Peggio di così non poteva iniziare l’avventura di Roberto Mancini alla guida dell’Arabia Saudita. L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana dimessosi dall’incarico due giorni prima di Ferragosto ha accettato qualche settimana dopo la faraonica offerta formulata dalla Federcalcio saudita, che lo ha scelto per allenare i ‘falchi verdi‘, come vengono soprannominati. i giocatori della Nazionale. L’arrivo in panchina dell’allenatore jesino non ha portato però quei risultati che tutti speravano di ottenere. Mancini è stato accolto con un entusiasmo senza eguali, come una sorta di Messia in grado di trasformare in un po’ di tempo l’Arabia Saudita in una corazzata del calcio mondiale.
Niente di tutto questo, visto che le prime uscite dell’ex commissario tecnico azzurro si sono risolte con una serie di risultati quasi catastrofici. Nella gara d’esordio, avvenuto l’8 settembre scorso, si è materializzata subito una sconfitta contro il Costa Rica che ha vinto per 3-1. Quattro giorni dopo, il 12 settembre, è giunto il secondo ko consecutivo stavolta per 1-0, per mano di una squadra di rango come la Corea del Sud. Quindi, il primo risultato positivo, il pareggio per 2-2 contro la Nigeria, nel match che ha gelato i tifosi del Napoli a causa dell’infortunio di Victor Osimhen. Infine, la gara di poche ore fa a Portimao contro il Mali, che ha battuto l’Arabia ancora con il punteggio di 3-1.
Mancini e l’Arabia Saudita, un inizio disastroso: le perplessità dei dirigenti sauditi
Dunque si può affermare senza timore di smentita che il buon pari conquistato in extremis contro la Nigeria sia stata in realtà solo un’illusione. Al passo avanti fatto registrare dai verdi ne hanno fatto seguito molti altri altri indietro. Il Mali, molto più brillante e determinato, ha infatti vinto perchè ha saputo sfruttare i numerosi errori commessi dalla difesa dell’Arabia. A Portimao, in uno stadio desolatamente vuoto, la sfida è finita con il 3-1 a favore del Mali.
Al termine della sfida Roberto Mancini è uscito dal campo a capo chino, rendendosi conto forse che il livello di questa Nazionale è molto più basso di quanto potesse immaginare. E questa crisi di gioco e di risultati preoccupa il tecnico marchigiano soprattutto in vista dei prossimi impegni a novembre contro Pakistan e Giordania, validi per le qualificazioni al prossimo Mondiale di calcio.