Il centrocampista ex Milan e ora al Newcastle è rientrato in Italia questa mattina proprio per andare a parlare col magistrato
Partito, rientrato, poi ancora via ed ecco che di nuovo è in Italia. Stavolta però per rispondere a una chiamata diversa da quella di Luciano Spalletti, bensì da parte del magistrato Manuela Pedrotta. Già il calciatore Sandro Tonali è di nuovo in Italia, precisamente a Torino. Il centrocampista del Newcastle è rientrato in Italia, quasi in fretta e furia per andare in Procura a Torino e mettersi a disposizione della Pm che sta portando avanti l’inchiesta sulle scommesse.
Tonali è arrivato nel primo pomeriggio alla Procura di Torino. I suoi legali e i suoi agenti avevano avuto contatti con i magistrati e avevano rassicurato loro che Tonali si sarebbe messo a disposizione in qualsiasi momento. Detto, fatto. La Pedrotta non è una che perde tempo e tramite i legali ha chiesto la disponibilità ad una rapida audizione, convocandolo per il 17 ottobre. Il calciatore del Newcastle non ha battuto ciglio e ha subito preso un aereo che da Londra l’ha riportato in Italia.
Che Sandro Tonali abbia problemi seri legati al gioco, è risaputo anche per sua stessa ammissione e delle persone a lui più vicine. Certo per chi lo sapeva sarebbe stato più opportuno occuparsene durante e non in maniera così approfondita dopo che è scoppiato il “bubbone” o forse non hanno fatto altro per mesi, ma al giocatore da una parte entrava e dall’altra usciva. Di sicuro adesso deve mettersi sotto e impegnarsi a recuperare la sua vita. Adesso, però, contestualmente, deve anche mettersi a disposizione della Procura torinese che su questa vicenda sta lavorando da almeno otto-nove mesi, se non di più, visto che qualche carta è venuta fuori dall’inchiesta parallela legata alla Juve, ma questo è un altro discorso.
Tonali è in procura per essere ascoltato in merito all’inchiesta scommesse, a colloquio con la Pm Manuela Pedrotta. L’ex giocatore del Milan ora al Newcastle è arrivato accompagnato dai suoi legali. La Pedrotta, magistrato da sempre collegato ad inchieste sulla mafia e sulla criminalità organizzata (e anche in questo caso è così ndr) vuole sapere da Tonali le persone con sui aveva rapporti, eventualmente se esiste una rete di giocatori e di persone di fiducia con le quali aveva contatti. E se, ma questa è solo un’ipotesi, ci potesse essere la possibilità che qualcuno abbia chiesto a lui di alterare risultati o di mettersi in condizioni di farlo. Domande normali, considerata l’inchiesta in questione che stava andando avanti con i tempi normali, poi l’inserimento di Fabrizio Corona ha accelerato il tutto, con la Procura che tanto bene non l’ha presa.
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