Nicolò fagioli è vicino al patteggiamento con la Procura federale per il caos scommesse: ecco quanto dovrà stare fermo
La bomba relativa allo scandalo calcioscommesse inizia ad avere i primi effetti. il primo ad essere finitmo sotto la lente della magistratura per le scommesse relative anche al mondo del calcio peraltro su siti illegali è stato Nicolò Fagioli. Affetto da ludopatia, il centrocampista dell Juve si è autodenunciato alla Procura della Figc collaborando pienamente anche per poter usufruire di uno sconto in termini di squalifica.
Fagioli aveva raccontato al procuratore federale la sua ossessione per il gioco, ma anche la voglia di fermarsi definitivamente intraprendendo un percorso terapeutico e mostrandosi disponibile ad aderire ad iniziative contro la ludopatia. Mosse concrete da parte del 22enne che attravero un tutor ha ora anche il conto corrente monitorato.
Già dalla scorsa primavera, con l’inchiesta partita dalla Procura di Torino e portata avanti dalla squadra mobile del capoluogo piemontese, erano iniziati i tormenti del centrocampista, con gli inquirenti che inizialmente pensavano ad una estorsione ai suoi danni prima di focalizzare la situazione reale.
Nicolò Fagioli patteggia: quanto sarà lunga la sua squalifica
Ma cosa ne sarà della carriera di Fagioli? I suoi legali sono ormai davvero vicinissimi ad un accordo con la Procura federale per il patteggiamento, prima del deferimento. L’accordo totale manca ancora, anche perché da un lato gli uomini di Chinè sarebbero intenzionati a chiedere un anno, mentre i legali del mediano puntano ad un massimo di 7-8 mesi di stop.
L’accordo può essere trovato a metà strada ma di fatto la sua stagione si è già conclusa. Uno sconto importante rispetto ai tre anni di squalifica previsti dal codice di giustizia sportiva; Fagioli ne ha potuto usufruire puntando sul patteggiamento prima del deferimento (sconto di due terzi della pena) e poi su un altro piccolo sconto in virtù della piena collaborazione del centrocampista.
Ovviamente si tratta di attendere tutto l’iter prima della conferma della pena, con ulteriori passaggi come quello della Procura Generale dello Sport presso il Coni fino all’approvazione da parte del Presidente della FIGC Gabriele Gravina che per decidere se la sanzione sia congrua o meno interpellerà anche il consiglio federale.
La strada, però, sembra decisamente tracciata; la luce in fondo al tunnel è sempre più vicina per il 22enne centrocamista che già a partire dalla prossima stagione potrà riannodare il filo interrotto della sua carriera e stavolta definitivamente.