Mario Balotelli, attaccante dell’Adana Demirspor, è intervenuto ai microfoni di TvPlay.it
“NON CAPISCO PERCHE’ IBRA MI ABBIA ATTACCATO IN QUEL MODO”: “Le parole di Ibra? Strano che Zlatan mi abbia attaccato senza motivo pubblicamente. Leao ha colpi da genio, su questo sono d’accordo con lui. Non ho capito cosa volesse dire con la frase: ‘Balotelli è in tribuna’. Che lui preferisca Leao a me non mi interessa, ci sta. L’uscita è stata un po’ stupida. Oramai lui si è creato questo personaggio in cui si identifica a Dio, pregasse Dio allora. La foto con la Champions che ho postato su Instagram? Volevo dire che io ho giocato partite importanti, forse lui in qualcuna è sparito”.
“LA CHAMPIONS CON L’INTER LA SENTO ASSOLUTAMENTE MIA” – “Contro il Chelsea feci un tunnel a Lampard, poi mi lascio a terrà con una finta incredibile (ride, ndr). Il gol su punizione contro il Rubin Kazan? Avevo proprio mirato così, in settimana mi ero allenato proprio sulle punizione. Comunque mi sento quella Champions “mia”, assolutamente. Fino ad oggi non pensavo ci fosse questo dubbio, sinceramente. Quando un club vince la Champions è impossibile non dare merito alla squadra, ovvio che per esempio Milito ha avuto un impatto maggiore. Ha fatto 2 gol in finale per dire. Materazzi ha giocato pochissimo quell’anno in Champions, mica si può dire che non l’ha vinta”.
“IL TACCO CON IL CITY IN CUI MANCINI SI ARRABBIO’ CON ME? VI SPIEGO…” – “In quell’occasione del tacco in amichevole col City io pensavo fosse fermo il gioco, infatti se rivedete bene il video si sente un fischio. Io non avrei mai fatto una cosa del genere in una situazione normale”.
“UN SALUTO A DAVIDE SANTON” – “Santon ha detto che cambio numero di continuo? E’ normale, cambio squadra spesso e anche Paesi. Se non cambiassi numero, pagherei troppo di roaming (ride, ndr)”.
“POTEVO FARE MEGLIO NELLA MIA CARRIERA, MA NON HO SBAGLIATO TUTTO” – “Io non ho buttato tutte le chance nella mia carriera. Il mio palmares parla chiaro, non credo che io mi debba nascondere per la carriera che ho fatto. Qualche errore l’ho fatto, potevo gestire diversamente il mio talento. Ibrahimovic mi ha sempre detto che potevo fare meglio, su questo ha ragione, ma su tutto no. Forse un pallone d’oro l’avrei vinto, questo posso dirlo tranquillamente”.
“HO UN CARATTERETE PIU’ FORTE DI QUELLO DI IBRAHIMOVIC” – “Io e Ibrahimovic abbiamo sempre avuto un rapporto normale, non era facile giocare con lui perché lui rompe le scatole. Io ho un carattere più forte del suo, ecco perché non l’ho sofferto più di tanto. Con lui però riesci sempre a dare il massimo, il suo peso è stato costruttivo per me. Il suo impatto nello spogliatoio nel Milan nell’ultimo scudetto? Non so, sicuramente in campo era decisivo e anche con me all’Inter è stato decisivo. Lui in fratello maggiore per me? Naah, con me lo è stato più Materazzi. Comunque, ripeto, non penso che io abbia sprecato tutte le mie occasioni. Lui è mai stato capocannoniere in un europeo? Non mi sembra. L’addio di Ibrahimovic all’Inter nel 2009-10 ci ha aiutato a vincere la Champions, Milito, Eto’o e Snejider hanno fatto qualcosa di unico. Se ci fosse stato avrebbe fatto panchina? Questo andrebbe chiesto a Mourinho (ride, ndr). Con Snejider mi sono trovato alla grande, tant’è che poi ci siamo ritrovati anche al Nizza. Milito? Quell’anno è stato Re Mida, segnava ovunque: meritava il Pallone d’Oro. Eto’o calciatore sempre decisivo, veramente ragazzi”.
“COL SENNO DI POI NON SAREI ANDATO AL LIVERPOOL” – “L’occasione persa di cui mi mento? Ne ho tre: non sarei mai andato via dall’Inter in quel momento, anche se fu Benitez a spingere per la mia cessione. Magari potevo fare la storia dei nerazzurri. Non sarei mai andato via dal City e non sarei andato al Liverpool col senno di poi”.
“NON POTETE PARAGONARE ME E LEAO, SIAMO TOTALMENTE DIFFERENTI” – “Io meno forte di Leao? Siamo due calciatori totalmente differenti. A me lui piace tantissimo, ha colpi di genio incredibili. Con me nessun paragone però, non me la sento. Sicuramente mi batte nella conduzione palla, è uno dei più forti al mondo”.
“IBRAHIMOVIC E’ STATO UNO DEI CALCIATORI PIù FORTI DEGLI ULTIMI 20 ANNI” – “Se ho sentito Ibra? No, e non era una cosa preparata. A me che lui fa Dio in giro mi piace, è simpatica come cosa. Però ste cose con me no, non mi piacciono. Se lui poteva fa di più nella sua carriera? Poteva meritare un Pallone d’Oro? Con la Champions è stato anche sfortunato, per qualità sicuramente è stato uno dei calciatori più forti degli ultimi 20 anni”.
“CI SARA’ UN MOTIVO SE L’INGHILTERRA NON VINCE MAI NULLA” – “In Inghilterra si esaltano tantissimo i calciatori, in Italia invece facciamo il contrario. Questo è vero. Quando con l’Italia abbiamo giocato con loro all’Europeo nel 2012 sicuramente mi ero preoccupato dei calciatori della loro formazione, ma poi abbiamo vinto noi. Ci sarà un motivo per cui non vincono mai nulla, No?”.
“GIUSTO IL PALLONE D’ORO A MESSI” – “Pallone d’Oro a Messi? Per me è giusto, ha vinto il Mondiale. Le regole sono così”.
“LA MORTE DI TABBY BROWN? LA CONOSCEVO, MA NON E’ STATA LA MIA RAGAZZA” – “Condoglianze, mi spiace molto. Non è stata la mia ragazza, era una mia amica. La conoscevo sì, ma non siamo stati insieme. Conosceva anche Enock, la vedevamo spesso a Manchester”.