La Serie A dopo il problema delle offerte dei broadcaster deve fronteggiare anche lo scandalo scommesse, che succede sul fronte diritti TV.
Il calcio italiano non sta attraversando un periodo esattamente “sereno”. Dentro e fuori dal campo infatti continuano a verificarsi situazioni non proprio edificanti che vanno dai mancati risultati fino a veri e propri scandali che di certo non giovano all’immagine della nostra lega.
Dopo i risultati deludenti della Nazionale e i processi alla Juventus, che sono stati parzialmente riabilitati dall’ottimo risultato delle nostre squadre nelle coppe continentali, la stagione in corso rischia di essere fortemente condizionata dall’effetto che produrrà il ciclone legato allo scandalo scommesse.
Come ben sappiamo infatti dopo il primo nome di Fagioli sono arrivati anche quelli di Zaniolo e Tonali, che sono solo alcuni di una lunga serie che potrebbe essere rivelata domani, dopo la partita dell’Italia contro l’Inghilterra. Il calcio italiano dunque è in balia degli eventi e tutto questo naturalmente non reca benefici neanche in sede di trattativa per la cessione dei diritti tv per il prossimo triennio o quinquennio.
Diritti TV, Lega Serie A al bivio
La trattativa per l’assegnazione dei diritti di trasmissione delle immagini della Serie A, per il prossimo triennio o quinquennio, è ancora in alto mare e sembra tutt’altro che prossima all’andare in porto. Anzi, dopo aver preso atto che il risultato nelle coppe europee della scorsa stagione non ha spostato nulla nel presunto “appeal” della nostra massima serie, lo scandalo scommesse rischia di essere un potenziale colpo di grazia all’immagine del calcio italiano in questo momento.
Senza contare che oltre ai problemi di immagine, la questione che più preoccupa i broadcaster è quella del contrasto alla pirateria, che rappresenta ad oggi ancora lo scoglio più difficile da superare. Le offerte da parte di Dazn, Sky e Mediaset dunque continuano a non avvicinarsi alla soglia degli 870 milioni di euro, che sono quelli dell’accordo in scadenza al termine della stagione in corso. La nuova richiesta minima della Lega infatti è di almeno 930 milioni, che è quanto già garantito ai club.
Adesso però il tempo delle trattative sembra essersi davvero esaurito e la stessa Lega Serie A è chiamata a prendere una decisione. Ancora una settimana dunque e poi con ogni probabilità inizierà l’iter che condurrà alla creazione del canale ufficiale della Lega Serie A. L’opzione, che fino a qualche mese fa appariva come improbabile, adesso sembra sempre più verosimile.