CUCCHI: “FERITI I SENTIMENTI DEI TIFOSI. IMMOBILE NON E’ IN DISCUSSIONE”

Riccardo Cucchi è intervenuto ai microfoni di A gol di Tacco in onda su TvPlay

“SONO STATI FERITI I SENTIMENTI DEI TIFOSI” -“In questo momento sono feriti i sentimenti dei tifosi. E’ giusto pensare a loro. Sono tornato a vedere le partita in curva, e vedo quanta passione e sacrifici ci sono. Credo che questo sia un segnale brutto. In un sistema calcio che ha già limiti gli unici soggetti in cui veniva riposta ancora fiducia erano i calciatori, che vengono sempre incoraggiati e accompagnati. La cosa che mi domando è come un giocatore che è riuscito a coronare il suo sogno con sacrifici possa fare l’unica cosa che non deve fare, scommettere sul calcio. E’ incomprensibile e getta una luce triste su questa evoluzione del calcio che sta manifestando gli aspetti più negativi. Soprattutto nei riguardi della passione dei tifosi, che sono i più feriti e trascurati”.

“LUDOPATIA? NON MI CONVINCE” – “Il paragone con il calcioscommesse degli anni ’80? Non sappiamo dove porteranno le indagini. Non ci sono prove o elementi che ci facciano pensare che ci siano state partite truccate. Credo sia importante distinguere storicamente le due cose. Attendiamo che gli inquirenti facciano il loro lavoro. Ma non mi convince neanche la giustificazione della ludopatia, che è una seria sindrome. Ammettiamo che questi giocatori siano afflitti, io mi pongo una domanda. Posso giocare a qualunque tipo di gioco, esprimere la tendenza a giocare compulsivamente in qualsiasi gioco. Perché scegliere il calcio? L’unico gioco in cui non possono e devono scommettere. Mettono a rischio la loro carriera”.

“SPALLETTI, CI VUOLE PAZIENZA E LAVORO” – “Spalletti ha di fronte un obbiettivo non facile. In questa fase storica il nostro calcio non è in grado di produrre i talenti che hanno fatto la storia del nostro calcio. Lui ha a disposizione possibilità, e un obbiettivo difficile, quello di dare vita ad una nazionale che deve tornare competitiva. Malta è un test importante. In passato anche Nazionali più forte di questa hanno avuto difficoltà contro squadre più piccole. La stessa nazionale di Lippi venne criticata all’epoca proprio per una partita contro Malta. Contro l’Inghilterra è un test molto importante. Le partite diventano facile se sei capace di farlo diventare facili. Contro Malta lo ha fatto, con gli inglesi sarà più difficile perché sono più tecnici. Scattano però anche gli stimoli importanti quando la sfida è importante. Ci vuole però pazienza e lavoro”.

“IMMOBILE, IL SUO AMORE PER LA LAZIO NON E’ IN DISCUSSIONE. NESSUNO HA I SUOI NUMERI” – “Sono un estimatore di Immobile. Sono stato critico verso chi lo discute. Ha i numeri che dicono quanto sia stato importato. Non credo ci siano attaccanti che siano in grado Il problema di Immobile in Nazionale è che si è chiesto di fare qualcosa che non è nelle sue corde. E’ un attaccante che deve essere lanciato in profondità. Era costretto a fare il centravanti boa, che non era il suo. Almeno così era con Mancini, con Spalletti potrebbe cambiare. Nelle prime partite ha incontrato in difficoltà anche con la Lazio quest’anno. Ma perché verticalizzava poco. Poi invece è andata meglio. Le palle in verticale agevolano le caratteristiche di Immobile. Ma nessuno può garantire quei numeri. Poi certo, mi auguro esca qualcuno di ancora meglio. Immobile parla troppo? Non lo fa di frequente, né utilizza tanto i social. Poi li sono usciti commenti critici offensivi, e se arrivano dai tifosi laziali possa esserne risentito. Chi va allo stadio sa che è sempre dalla parte di Ciro. Credo non sia stato capito fino in fondo. Rinunciare all’Arabia è stato un gesto importante. Credo sia amareggiato, ma non penso che volesse dire che a Gennaio vada via. E’ stato uno sfogo. Il suo amore per la Lazio non va messo in discussione. Gli auguro di tornare a fare le cose che sa fare.”

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