Nel corso dell’intervento al Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport, Zlatan Ibrahimovic ha parlato del caso scommesse che ha visto protagonista anche Tonali, ex compagno al Milan.
Ritiratosi da qualche mese dai campi di calcio, Zlatan Ibrahimovic ha ripercorso la sua carriera da calciatore al Festival dello Sport e ha parlato, tra le altre cose, anche dell’impresa di aver vinto lo Scudetto con il Milan di Pioli.
“Quest’ultimo Scudetto con il Milan mi ha dato più soddisfazione di tutti gli altri. La squadra non era la favorita, neanche tra le top 4. I giocatori non erano delle superstar. Non era una squadra in cui ero abituato a giocare. Questo Milan era tutto il contrario delle squadre in cui avevo giocato fino a quel momento – ha spiegato Zlatan – Ci dicevamo di pensare giorno per giorno. Chi non era pronto è andato via, chi ha voluto fare sacrifici è rimasto. Poi piano piano si è formato questo gruppo e un atmosfera troppo forte. Non erano fenomeni, lo ero solo io. Ognuno ha sfruttato la situazione per crescere e far crescere il compagno al suo fianco. Quando siamo arrivati al top, il pubblico poteva ritornare allo stadio dopo il Covid: ci ha dato una grande carica“.
Ma Zlatan Ibrahimovic ha parlato anche del suo ex compagno di squadra Tonali, attualmente al centro del caso scommesse che ha investito il sistema calcistico italiano: ecco che cosa ne pensa l’ex centravanti del Milan.
Ibrahimovic: “Mai visto che Tonali avesse problemi per le scommesse. Va aiutato”.
Al primo anno in rossonero, Sandro Tonali non ha brillato. E Ibrahimovic spiega la sua versione: “Sandro arrivava da Brescia, era milanista, era troppo tifoso. Al primo anno andava anche bene, ma dopo un po’ ho detto “Basta! Sei uno di noi, non sei un tifoso. O fai un passo entri e fai la differenza, o fai il tifoso”. Il secondo anno si è sbloccato ed è stato troppo importante per noi“.
Alla domanda del giornalista in merito allo scandalo scommesse, Ibra ha svelato di non essere a conoscenza di queste problematiche che riguardano Tonali: “So poco di questa storia delle scommesse. Non ho mai visto che Sandro stesse male, che stesse in difficoltà, non ha mai detto una cosa del genere. Se è malato di gioco, di scommesse, bisogna aiutarlo. E’ come una droga. Bisogna capire se è andato al Casinò a giocare, anche io ci sono andato. Se ha fatto scommesse sul calcio e sei un professionista, è un’altra storia. Ma se giochi a blackjack, jackpot…Ognuno fa quello che vuole con i suoi soldi“.
Verso il termine dell’intervista, Ibrahimovic ha parlato anche di Lukaku, descrivendolo un bravo ragazzo (nonostante quello scontro verbale e fisico avvenuto nel derby). E poi Zlatan si è lasciato andare ad una battuta, nel suo stile, ricordando a tutti che esiste un solo Dio del calcio: “Lukaku ora gioca nella città del Papa? Sta giocando per me“.