Sul caso di calcioscommesse che riguarda Nicolò Fagioli biosgna registrare alcune rivelazioni davvero importanti.
L’Italia di Luciano Spalletti ha sconfitto ieri sera Malta con il risultato netto di 4-0. I marcatori della serata sono stati Giacomo Bonaventura, Domenico Berardi (autore di una doppietta) e Davide Frattesi. Con questo successo gli azzurri si sono portati a tre punti, così come l’Ucraina, dall’Inghilterra.
Tuttavia, al netto dell’importanza del successo, la Nazionale non è stato l’argomento principale dei media. Questi ultimi giorni, infatti, sono stati contraddistinti dal calcioscommesse che ha sconvolto l’intero movimento calcistico.
Lo scandalo ha già colpito giocatori importanti come Nicolò Fagioli (che si è anche autodenunciato), Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo (indagati dalla Procura di Torino). Mentre il discorso che riguarda Zalewski è ben diverso. Il giocatore della Roma, di fatto, è stato sì tirato in ballo da Corona (imprenditore che ha reso pubbliche le indagini della Procura di Torino), eppure non ancora ufficialmente indagato. Ma andiamo a ricostruire la vicenda che ha innescato un vero e proprio putiferio.
Caso Fagioli, gli avvocati del giocatore della Juve puntano ad un anno di squalifica: le ultime
Il fatto, come riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, ruota intorno all’articolo 24 del Codice della Giustizia Sportiva che punisce i calciatori che compiono, direttamente od indirettamente, scommesse che riguardino eventi di calcio. Il tutto è iniziato il primo agosto con l’apertura da parte della Procura di Torino di un’indagine su siti illegali di scommesse usati da Nicolò Fagioli.
Il 30 agosto i legali del calciatore della Juve informano la Procura della FIGC che il nome del loro assistito figura nell’indagine dei magistrati torinesi. Il giorno dopo, ovvero il 1 settembre, la FIGC apre un’inchiesta sul centrocampista. Il 12 ottobre la Procura di Torino notifica atti di indagine a Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. Il 1 novembre è il termine massimo, al netto di possibili proroghe, per chiudere il fascicolo in Federcalcio.
Gli avvocati di Nicolò Fagioli, nel frattempo, hanno incentrato la loro strategia proprio sull’ammissione del loro assistito di non aver rispettato tale articolo, cercando così di evitare la sanzione di almeno tre anni di squalifica ed una multa di 25mila euro.
I legali del calciatore della Juve, infatti, puntano ad un possibile forte sconto della pena (anche il 50%) proprio grazie ad una piena e propria collaborazione da parte del suo assistito. Lo stesso Giuseppe Chinè, capo della Procura della FIGC, ha già ascoltato più volte lo stesso Nicolò Fagioli. Quest’ultimo avrebbe scommesso su gare di calcio (forse anche di Serie A e di Champions League), ma non partite della Juventus.
La richiesta di patteggiamento da parte degli avvocati del centrocampista bianconero, quindi, è attesa proprio nei prossimi giorni, nei quali il procuratore Chiné incontrerà anche gli altri due calciatori momentaneamente indagati, ovvero Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo.