Pulisic e il gol vittoria al Genoa che continua a far discutere. Una situazione alquanto surreale anche a distanza di giorni.
Passare dalla Premier League alla Serie A non è sempre semplice. Sono due campionati differenti e soprattutto quando si viene da delle annate difficili, il riscatto da ottenere non è sempre la cosa più veloce da ottenere. Eppure, Christian Pulisic con la maglia del Milan sta facendo benissimo. Con le sue immense qualità tecniche e fisiche, sta dimostrando tutto il suo valore nel campionato italiano. Se a queste poi si aggiungono le sue grandi capacità tattiche, è anche spiegato come si che abbia già messo a segno 4 gol in 8 partite.
Una di queste 4 è quella che ha permesso al Milan di Stefano Pioli di vincere a ‘Marassi’ contro il Genoa di Alberto Gilardino. Una vittoria importante, seppur molto discussa. Una rete che però certifica quanto lo statunitense si stia integrando nella squadra, cosa che ha confermato stesso lui in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’: “Benissimo, sono veramente felice. Sto iniziando a conoscere la cultura italiana ed è tutto molto bello, i tifosi poi sono straordinari. Mi hanno subito fatto sentire a casa, il loro supporto è fondamentale e mi sta dando tantissimo“.
Pulisic e la confessione sul gol
A far parlare in questo momento di lui è però il gol segnato con il Genoa, che per alcuni non è stato regolare in quanto viziato da un tocco di braccio. Su tale argomento, così come l’attesa del Var, Pulisic ha detto: “Quelle situazioni sono sempre snervanti, poi dopo un po’ inizi a essere pessimista e pensi che arriverà a un epilogo negativo. Questa volta è andata bene. A mio avviso comunque è stata una decisione giusta. Ho controllato il pallone con il petto ed è scivolato sull’ascella, ma non l’ho colpito con il braccio. Da regolamento non è fallo. Quando ho segnato, non ho nemmeno pensato che ci potessero essere problemi, alla fine è stato giusto convalidare il gol“.
Una descrizione della situazione e dello stato d’animo vissuto in quel momento, che fa capire anche quanto sia sensibile lo statunitense in determinati momenti e come viva le partite. In effetti, a pensarla come lui è lo stesso designatore arbitrale Gianluca Rocchi che, intervenuto a “Open Var” su Dazn, proprio in merito a tale gol ha detto: “Non c’è la certezza del tocco di braccio di Pulisic, mi rendo conto che l’azione lasci molti dubbi, non sono nato ieri e ho arbitrato anche io, ma non essendoci una telecamera che dia la sicurezza vale la decisione del campo. Cerchiamo sempre la verità, laddove non la trovi non devi andare a sensazione“.