Napoli pronta a ripartire dopo la sconfitta con la Fiorentina e Garcia prova a riprendersi quel che è suo in 4 mosse.
Tre partite in dieci giorni per ripartire alla grande. Tre vittorie per dimenticare la brutta sconfitta contro la squadra di Vincenzo Italiano e archiviare una volta e per tutte un inizio complicato e che nessuno si sarebbe mai aspettato. E’ questo l’augurio che Aurelio De Laurentiis e Rudi Garcia si fanno per quando riprenderà il campionato. Intanto, approfittando della sosta per le Nazionali, si pensa a delle soluzioni per migliorare la situazione.
E’ indubbio che c’è da migliorare qualcosa o che, quanto meno, dei piccoli problemi vadano risolti con la squadra. Per questo motivo, anche la presenza del patron azzurro a Castel Volturno, potrebbe essere molto utile al tecnico francese. Intanto però, Garcia dovrà preparare al meglio le prossime tre sfide: Verona, Union Berlino e Milan. Vincere queste tre gare, significherebbe allontanare l’ipotesi esonero e poter allenare con maggiore tranquillità nei prossimi mesi.
Napoli, pronte le mosse di Garcia
Per ottenere questo risultato, il tecnico francese però dovrà lavorare su più fronti e giustamente, come riporta l’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport’, il primo dilemma da risolvere è quello relativo alla fascia sinistra. Mario Rui o Oliveira? Un problema non da poco. Il terzino portoghese, anche tramite il suo agente, spinge per avere maggiore spazio ma dall’altra parte, c’è un calciatore più giovane che è il futuro del Napoli. Toccherà a Garcia mediare e far sì che si trovi la giusta soluzione, senza arrivare ad ulteriori scontri.
C’è poi la questione centrocampo da risolvere. Con Anguissa infortunato, è il caso di puntare tutto su Cajuste, in modo tale da rendere il centrocampo azzurro muscolare come sempre, nella speranza che però lo svedese renda come ci si aspetti. In tutto questo, ci sarà da valutare la questione Natan che, nonostante sia agli esordi in Serie A, ha dimostrato di poter fare bene e quindi, sorge spontaneo chiedersi cosa farà Juan Jesus. Infine, nella testa del tecnico francese starebbe frullando l’idea di un ipotetico cambio in porta, con Gollini finalmente titolare. Un cambio alquanto inaspettato, che non si sa quali effetti potrebbe produrre.
Dunque, pensieri, dubbi e tanta riflessione in casa azzurra con un tecnico appeso ad un filo che in soli dieci giorni dovrà dimostrare tutto il suo valore e con un presidente che, per quanto possa professare calma e serenità, non si aspettava a giugno una situazione del genere.