Nel mezzo del caso scommesse l’Italia affronta Malta nelle qualificazioni agli Europei: come sono finiti i precedenti tra le due Nazionali.
Il calcio italiano è stato improvvisamente investito dal caso scommesse ma nel frattempo la Nazionale si gioca la qualificazione ai prossimi Europei. Durante la sosta dal campionato più incredibile degli ultimi anni, la squadra di Spalletti, prima della sfida all’Inghilterra, affronterà Malta in una partita che non può assolutamente sbagliare.
Dopo qualche timore iniziale gli azzurri sono tornati padroni del proprio destino verso EURO 2024. La classifica Gruppo C vede saldamente in testa l’Inghilterra a 13 punti, seguita dall’Italia a quota 7 come Ucraina e Macedonia ma con una partita in meno. Per questo diventa fondamentale e obbligatorio vincere contro Malta per prendersi il secondo posto solitario.
Al San Nicola di Bari ci sarà il tutto esaurito per una serata di festa per la Nazionale che, almeno sulla carta, non dovrebbe avere problemi contro un avversario decisamente inferiore. Sulla panchina degli ospiti ci sarà l’italiano Marcolini, chiamato a una vera e propria impresa guardando la storia dei precedenti.
Le vicende esterne potrebbero influenzare l’Italia che però non ha giustificazioni nell’impegno più semplice del girone. La gara interna contro Malta dovrebbe essere una passeggiata per gli azzurri, anche se il risultato dell’andata non è stato larghissimo. Nel piccolo arcipelago del Mediterrano arrivò un successo soltanto per 2-0 ma in casa ci si aspettano più gol come suggerisce la storia.
Nei nove precedenti gli azzurri hanno vinto altrettante volte e spesso con un punteggio comodo anche se recentemente il divario si è ridotto. In ogni caso il dato più eclatante è che il parziale realizzativo parla di 23 reti a 2 a favore dell’Italia che non subisce gol da Malta da cinque partite di fila in cui ha sempre tenuto la porta inviolata.
L’ultima volta in cui ha concesso un gol all’avversario risale al marzo 1993 in un incontro concluso sul risultato tennistico di 6-1. Insomma la matricola del girone, ultimissima e sempre sconfitta, ha il destino segnato ma proverà a evitare almeno l’umiliazione. Magari come nell’ultima sfida sul suolo italiano, giocata nel settembre 2015 al Franchi di Firenze e vinta appena 1-0 (gol decisivo di Pellé) dall’allora formazione allenata da Antonio Conte. In ogni caso i tre punti non devono essere in discussione altrimenti sarebbe una vera catastrofe.
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