La Lazio sul campo non sta andando come vorrebbe, ma nel frattempo si lavora per risolvere le questioni anche fuori dal campo: il rinnovo di Zaccagni rischia di diventare un caso.
Non benissimo i dieci punti totalizzati nelle otto gare giocate, che costringono il club biancoceleste al momentaneo tredicesimo posto in classifica, ma al momento la società è più con la testa sui rinnovi rispetto che ad altre problematiche.
Perché poi, ad onor del vero, in Champions League le cose stanno andando molto bene e dopo aver pareggiato con l’Atletico Madrid grazie alla rete in extremis di Provedel, anche con il Feyenoord la rete allo scadere ha portato altri punti importanti a Roma.
Rinnovo in dubbio: Zaccagni come Milinkovic Savic?
Il piano della Lazio, così come quello di tanti altri club, è molto chiaro: in estate e in inverno si fa calciomercato, mentre in autunno arrivano i rinnovi e i prolungamenti di contratto.
E anche in quel di Formello, la grande preoccupazione dei tifosi biancocelesti resta quella di Zaccagni, che lo scorso anno è stato il miglior calciatore per distacco del club, oltre che il miglior italiano del campionato.
Al momento, infatti, non filtrano notizie positive: se Felipe Anderson può allungare fino al 2027 nonostante gli arabi farebbero follie per lui, così come Pedro che pare rifiuterà il pressing del Tenerife per confermare la sua presenza in biancoceleste, non pare possa accadere lo stesso in modo celere per Mattia Zaccagni.
L’idea della società, chiara a tutti sin da subito, era quella di prolungare il contratto fino al 2028, ma la paura è che si possa verificare un altro caso Milinković-Savić.
Il giocatore ex Verona va in scadenza a giugno 2025, quindi fra sei mesi sarà ufficialmente un calciatore tra quelli prossimi alla scadenza e il suo prezzo crollerà a dismisura.
Una situazione che al momento Lotito e Sarri non possono (e non vogliono) permettersi, soprattutto considerando che nella scorsa annata l’ala sinistra è andata in rete 10 volte, fornendo anche 10 palloni vincenti.
È partito meno bene quest’anno, dove tra tutte le competizioni ha fatto a malapena un goal e un assist in 10 partite, ma comunque rimanendo pur sempre un calciatore formidabile e centrale per gli schemi del mister.
Su Zaccagni c’è la fila e la Lazio dovrà essere brava a trovare un accordo prima di giugno, altrimenti il coltello lo avrà il calciatore dalla parte del manico.