Nicolò Fagioli avrebbe puntato somme ingenti sul calcio: è caos sulle scommesse. Fabrizio Corona accusa la Juve: le sue rivelazioni
Nicolò Fagioli è stato il primo calciatore coinvolto nel caos scommesse che si sta allargando sempre più dopo le rivelazioni di Fabrizio Corona, che ha tirato in ballo anche Zaniolo e Tonali. Il centrocampista della Juve, lo scorso mese di settembre, ha raccontato il coinvolgimento relativo all’inchiesta sulle scommesse illegali condotta dalla Procura di Torino.
Un racconto con tanti dettagli quello fornito dal 22enne al procuratore federale, tale ad evidenziare la sua voglia di collaborare con le autorità. Il suo profilo era finito nell’inchiesta e così, dopo la segnalazione degli inquirenti gli uffici della giustizia sportiva, il centrocampista ha pensato bene di autodenunciarsi.
Fagioli ha ammesso la sua responsabilità diretta, almeno per quanto riguarda il coinvolgimento a livello marginale, senza quindi attività di coordinamento. Non è dato sapere, peraltro, se il centrocampista nell’interrogatorio abbia anche indicato il nome di altri calciatori coinvolti. La sua collaborazione con gli inquirenti della magistratura ordinaria è stata completa, ha spiegato anche il motivo delle sue azioni, peraltro ritenute dagli inquirenti “molto gravi” dal punto di vista sportivo.
Fagioli può patteggiare: a quanto ammonta lo sconto di pena
L’aver collaborato sicuramente è un punto a favore di Fagioli soprattutto se il centrocampista dovesse patteggiare. Secondo l’articolo 24 del codice di giustizia sportiva vieta i calciatori (ma tutti gli atleti tesserati per federazioni sportive) di scommettere su eventi inerenti allo sport che si pratica. La squalifica può essere di almeno tre anni oltre ad una multa di 25mila euro.
Secondo le prime ricostruzioni, Fagioli sul calcio di alto livello avrebbe puntato somme importanti di denaro ed ora gli inquirenti stanno cercando di capire se il centrocampista abbia scommesso anche sulle gare della Juventus, il club per cui è tesserato.
L’indagine da parte del procuratore federale è stata aperta un mese fa e probabilmente sarà chiusa entro la fine di ottobre e scatterà il deferimento a meno che non decida il patteggiamento, come spiega l’articolo 126. In questo caso, lo sconto può essere anche del 50% rispetto alla pena. Di un terzo, invece, se il patteggiamento arrivi dopo il deferimento. In alternativa, ovviamente, i canonici tre gradi di giudizio.
Ma cosa rischia la Juventus? Fabrizio Corona, ai microfoni di Sportitalia ha spiegato come il club fosse a conoscenza della sorta di ludopatia che ha colpito Fagioli. “Lo sapeva dal primo agosto, ha cercato di pulirlo non portandolo nemmeno in tournée. Si tratta di un reato da retrocessione” ha poi aggiunto l’ex re dei paparazzi che ha svelato come stia conducendo una vera e propria inchiesta, parallela alla magistratura sostenendo anche come non siano coinvolti arbitri.