Il caos-scommesse sta tenendo banco in questi giorni: ecco le dichiarazioni di Gravina ed Abodi che rompono il silenzio.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina a parlato in relazione al caos relativo alle scommesse.
Analizzando la situazione ha ammesso: “La vicenda del calcio scommesse non era preventivabile. Credo che a questa situazione abbia risposto con grande sensibilità e coerenza con rispetto per le istituzioni, i calciatori e la maglia azzurra”.
Ha, quindi, spiegato: “Purtroppo la ludopatia non è un problema del calcio ma una piaga sociale che corrode dall’interno. Ieri le autorità hanno voluto notificare gli avvisi di garanzia a Zaniolo e Tonali”.
Oggi Fabrizio Corona, come si legge su Dillinger, ha fatto il nome anche di Nicola Zalewski, centrocampista della Roma che, assieme a Nicolò Fagioli – autodenunciatosi – fa parte del gruppo dei calciatori definiti “scommettitori”.
Anche il ministro Andrea Abodi si è espresso, con le sue considerazioni uscite all’Ansa: “lavorerò confrontandomi con altri colleghi e col mondo dello sport per elaborare una carta dei doveri, nella quale doping, scommesse illecite e visioni di trasmissioni su piattaforme pirata siano esplicitate in un atto che ogni tesserato, soprattutto di sport professionistici, dovrà sottoscrivere perché probabilmente ciò che recitano i contratti ad oggi non bastano”.
Ha quindi concluso duramente: “Ci vuole un ulteriore presa di coscienza assunzione di responsabilità, individuale e di sistema”.
Fabrizio Corona ha sottolineato a Radio Radio come ancora cinquanta giocatori siano coinvolti e che farà piano piano tutti i nomi, precisando che martedì sera racconterà alcune cose in diretta su Rai tre.