Il noto giornalista di DAZN, Pierluigi Pardo, si è espresso sul caso scommesse direttamente dal Festival dello sport di Trento: le sue parole
Il caso scommesse, che sta coinvolgendo alcuni calciatori della nostra Nazionale e non solo (Tonali, Zaniolo, Fagioli, Zalewski, ndr), continua a tenere banco. Ogni ora, praticamente, emergono nuovi dettagli con Fabrizio Corona in prima linea sul tema.
In merito, tra i tanti in queste ore, si è espresso anche Pierluigi Pardo direttamente da Trento, dov’è in corso il Festival dello Sport. Le sue parole: “È tutto così triste, inquietante, c’è la presunzione di innocenza e ci mancherebbe. Non sappiamo cosa succederà, ma faccio fatica a immaginare i nostri calciatori come dei malavitosi. Rimane l’amarezza, il danno di immagine e la domanda su dei ragazzi che visti da fuori teoricamente hanno tutto: futuro, talento e ricchezza… Le macchine della polizia che entrano a Coverciano non ci rendono felici e complicano il cammino della Nazionale”.
Pardo ha poi concluso: “Se i club dovrebbero educare di più? Penso sia errato fare sociologia ora, ma è un’ombra che non ci vorrebbe. Lo sport è una cosa che va in una direzione opposta. Ammesso e non concesso che si stia parlando di ludopatia comunque è un tema delicato, una malattia”