Il caos scommesse si sta allargando: non solo Fagioli, anche Zaniolo e Tonali tirati in ballo da Corona. Cosa rischiano i tre calciatori ed i reati commessi
Un vero e proprio terremoto. Il mondo del calcio è nuovamente sconvolto dal caso scommesse dopo le rivelazioni di Fabrizio Corona. Non solo Fagioli, ma l’ex re dei paparazzi ha scoperchiato il vaso di Pandora annunciando come anche Tonali e Zaniolo siano coinvolti nelle scommesse. E così la polizia si è presentato a Coverciano, ha sequestrato i telefonini dei due calciatori con i centrocampisti che hanno lasciato anche il ritiro della Nazionale.
L’inchiesta della Procura di Torino su una vera e propria “scommessopoli” è incentrata sui siti di scommesse online, clandestini su cui scommettere anche ingenti cifre su ogni tipo di evento. I pm, nella loro inchiesta, sono convinti come dietro questi siti illegali vi sia la criminalità organizzata e l’indagine è ancora in corso, con la squadra mobile di Torino ancora al lavoro su giri di scommesse illecite.
Manuela Pedrotta, il pm titolare dell’inchiesta, si occupa di criminalità organizzata ed antimafia ed ha iscritto nel registro degli indagati Tonali e Zaniolo a cui è contestato il reato relativo alla legge 401 del 1989 che riguarda proprio gli “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive“.
La reclusione da sei mesi a tre anni è la pena per chi esercita l’organizzazione del giuoco del lotto o di scommesse o di concorsi pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario in modo abusivo, mentre chiunque partecipi a questo tipo di attività rischia l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da lire centomila a lire un milione. È, di fatto, il caso in essere.
Caos scommesse: squalifica e possibilità di patteggiamento
Non è un reato il gioco d’azzardo in Italia, è bene ricordarlo, ed anche un calciatore può farlo a patto che non scommetta sul calcio e che, soprattutto, punti su canali leciti. Ieri agenti della squadra mobile del capoluogo piemontese si sono recati a Coverciano, dov’è in ritiro la Nazionale, accompagnati da agenti della Digos di Firenze notificare gli atti di indagine a Tonali e Zaniolo, una mossa per evitare anche una rogatoria nternazionale visto il ritorno dei due calciatori in Inghilterra dopo gli impegni con la maglia azzurra.
Ma cosa potrà accadere ai tre calciatori? Al momento il procuratore federale Giuseppe Chinè ha aperto un fascicolo, con la Procura che sta studiando gli incartamenti. L’obiettivo è capire se i tre calciatori abbiano violato l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva che evidenzia il divieto di scommesse per i tesserati. “Dirigenti e tesserati professionisti – si legge – hanno il divieto di accettare oppure effettuare scommesse anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati da Figc, Fifa e Uefa“.
Ma cosa rischiano i tre calciatori? La squalifica non è inferiore ai tre anni come spiega il comma 3 del suddetto articolo. In caso il calciatore collabori oppure decida di patteggiare, però, la pena può diminuire del 50% se arriva prima dell’atto di chiusura delle indagini oppure di un terzo se l’accordo dovesse arrivare tra il deferimento e la prima udienza.