L’ex campione di Lazio e Napoli parla a Tvplay.it e spiega il suo punto di vista su quanto sta accadendo
Non ha una grande voglia di parlare delle scommesse, dei ragazzi che ci sono invischiati o di quelli che a breve potrebbero finirci dentro, di sicuro non gli fa piacere. E’ stato un grandissimo campione, anche se nel suo passato non brilla quella situazione legata al calcio-scommesse degli anni ’80, ma di questo Bruno Giordano non ne vuole parlare come non vuole entrare decisamente in quello attuale, anche perché “non è che mi interessi tanto, non so di cosa si sta parlando e poi non ne so nulla“, ma è amareggiato perché una situazione del genere è accaduta durante il ritiro della nazionale.
E a Tvplay.it, l’ex fuoriclasse di Lazio e Napoli, spiega il suo malessere da persona amante di calcio e del lavoro che sta appena nascendo di Luciano Spalletti. “A me dispiace solo per il tecnico che deve allenare in questa situazione caotica che non è proprio facile anche perché quando c’è la polizia che arriva nel posto dove tu ti alleni non è proprio agevole, mentalmente e psicologicamente. Per l’allenatore si prospetta un bel lavoro e sono davvero dispiaciuto per lui perché deve preparare due impegni importanti, soprattutto quello in Inghilterra…”
“Nel 2006 situazione simile? Si è vero ma è sempre meglio evitare, no?”
Per Bruno Giordano è inconcepibile preparare gare così importanti davanti a un simile scenario e a Tvplay.it prova ad approfondire: “Ora Spalletti ha la necessità di ricompattare un gruppo e non proprio una cosa facile da fare, visto che ci sono ragazzi che stanno vivendo un momento non semplice. Ribadisco, non voglio entrare nel problema specifico perché non mi interessa e non ne so nulla e non mi va di parlarne. C’è tanta confusione, in più si rischia di farne ancora mettendo e dicendo nomi a caso. Non è semplice parlare di calcio, quando arriva la polizia a Coverciano, credo che i ragazzi possano essere scossi”.
L’ex campione di Lazio e Napoli prova a parlare di calcio e ammette la difficoltà di farlo davanti a un simile scenario, anche se al tempo stesso gli ricordiamo che nel 2006, in pieno calciopoli, la Nazionale di Lippi è riuscita a vincere i mondiali. “E’ vero – ricorda e ammette Bruno Giordano a Tvplay.it -, lì sono stati davvero bravi a compattarsi e a non pensare ad altro che al calcio, però è sempre meglio che non ci siano cose del genere o no? Le assicuro che è meglio per un calciatore che deve pensare solo ad allenarsi e a giocare“. Già bisogna farlo prima con Malta e poi con l’Inghilterra. “E infatti c’è da giocare e c’è da fare risultato prima con Malta per poi andare in Inghilterra. Non so chi recupera se Zaccagni ce la farà o meno, magari per Wembley, anche perché se sta lì una piccola possibilità c’è. Bonaventura? Che bravo che è stato, soprattutto a rimettersi in piedi e a mantenere un livello alto. Speriamo bene, mi auguro che tutto vada per il meglio, dobbiamo andare all’Europeo, non ci voglio nemmeno pensare all’eventualità che stecchiamo anche questo dopo il mondiale…”