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Subbuteo, Fiamme Azzurre Roma inarrestabili: “Ora vogliamo la terza Champions”

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Leonardo Zullo

Si è chiuso il girone d’andata del campionato italiano di Subbuteo e TvPlay ha intervistato il capitano delle Fiamme Azzurre Roma Carmine Napolitano: i segreti della squadra più forte del momento in Italia. 

Undici partite giocate in due giorni. Nove vittorie e due pareggi: un bottino clamoroso per creare subito un solco importante con le altre. Le Fiamme Azzurre Roma anche in questa stagione si candidano alla vittoria del campionato italiano. La squadra di Carmine Napolitano è prima in classifica con 29 punti, imbattuta nel girone d’andata disputato a San Benedetto del Tronto nello scorso weekend (Clicca qui per vedere la classifica completa).

Nelle ultime stagioni non c’è stata storia. Da sei anni dominano il palco scenico nazionale e internazionale, con vittorie sorprendenti anche in Champions League. E noi di TvPlay, dopo aver intervistato i campioni d’Europa di Subbuteo a squadre, abbiamo intercettato il capitano di uno dei club italiani più importanti del calcio da tavolo.

Il capitano delle Fiamme Azzurre: “Il Subbuteo non è un gioco datato. Noi partiti come squadra familiare, poi Campioni d’Italia”

Carmine, com’è nata la passione per il Subbuteo e come hai formato le Fiamme Azzurre Roma? 

Giocavo a Subbuteo quando ero piccolo. Poi per un po’ ho smesso e 18-19 anni fa ho ricominciato a giocare. All’inizio la squadra era composta praticamente da un nucleo familiare. Abbiamo fatto un’escalation dalla Serie D alla Serie B e poi abbiamo intensificato il club. Al primo anno di Serie B siamo retrocessi, ma siamo risaliti subito. Al primo anno in Serie A siamo andati in Champions League. Al secondo di Serie A abbiamo vinto la Champions League. Con l’innesto di Colangelo siamo anche diventati Campioni d’Italia. Negli ultimi sei anni, abbiamo conquistati cinque campionati.

Una veduta delle partite del campionato italiano a squadre di Subbuteo (FISCT) TvPlay.it

Primi in classifica nel girone d’andata del campionato italiano: Fiamme Azzurre Roma è la squadra da battere anche quest’anno?

Io sono obiettivo: il campionato è difficilissimo. Ma nello scorso weekend a San Benedetto del Tronto siamo stati bravissimi. Eravamo rimaneggiati, mancava un giocatore importantissimo. Abbiamo giocato in 4 con un ragazzo under nuovo, al debutto con la nostra maglia. Difficile per lui esordire nella competizione più importante dell’anno. Abbiamo sofferto nella prima partita della giornata. Poi le altre le abbiamo gestite da grande squadra. La nostra forza è che giochiamo da squadra. Parliamo molto durante la partita. Io spesso in questa competizione non gioco e faccio da collante, cercando di riportare ai tavoli la situazione. Ha premiato l’ottimo gioco di squadra svolto.

Quanto è difficile affrontare un evento compresso in così pochi giorni? 

E’ stancante stare così tante ore, con tante partite. Io però cerco di tenere i ragazzi sempre attivi. Se hanno un calo di attenzione, li sprono, cerco di toccare le corde giuste per mantenere la concentrazione. Per noi è importante essere campioni d’Italia e dobbiamo sempre approcciare alla gara nel modo giusto. Quando abbiamo iniziato, non eravamo una squadra che puntava a vincere e abbiamo fermato le grandi. Sappiamo come funzionano certe cose, quindi non dobbiamo mai pensare di aver già vinto le partite. Le gare comunque sono sempre tese, nessuno ti regala nulla.

Come vi organizzate per gli allenamenti e la preparazione dei tornei? 

Noi siamo dislocati. Due sono in Spagna, uno a Casale Monferrato, due sono a Napoli, uno a Reggio Emilia e io sono a Roma. Ci alleniamo con conoscenti e per fatti propri. Io gioco con gli amici di Roma.

Hai notato che i successi in Gibilterra della Nazionale hanno acceso i riflettori sul Subbuteo? 

Il subbuteo è un gioco, vissuto come sport. L’agonismo lo fa il momento. Si vive come uno sport vero e proprio. Non è più un panno verde che si mette per terra, quello è il passato. Ora c’è un regolamento, ci sono tante persone che lavorano dietro questo gioco. Bisogna dare un messaggio nuovo. Non si può ridurre a com’era una volta il Subbuteo. Il successo in Gibilterra è da vetrina. Dopo la vittoria della Nazionale io sono stato contattato da molte persone per capire come si giocasse. L’interesse è cresciuto. E poi si può giocare sia da giovani che da adulti. I ragazzi di oggi possono diversificare, hanno i social e tante cose: ha più alternative. E magari si vede questo gioco come qualcosa di datato, ma non lo è più. Il Subbuteo moderno ha fascino: c’è la creatività nell’attaccare, ma anche la bravura nel difendere. Chi è esterno e guarda le partita resta esterrefatto.

Hai mai adocchiato nei tornei qualche ragazzo da tesserare per la tua squadra? 

Io in questo momento ho due giocatori che sono tra i più forti al Mondo. Poi siamo un gruppo di amici da una vita. Al momento la rosa è difficile da migliorare. Abbiamo fatto quest’innesto nuovo, Mattia Ferrante. E’ giovane, crescerà con noi e in prospettiva sarà uno degli italiani migliori del prossimo decennio.

Quali saranno i prossimi appuntamenti delle Fiamme Azzurre Roma?

Abbiamo la Champions League il 28 e il 29 ottobre in Belgio; poi ci sarà a novembre il campionato italiano di Subbuteo tradizionale; andremo a dicembre a Milano e a gennaio in Francia per i Major. Questi tornei li facciamo soprattutto come forma di preparazione per i campionati. Andiamo sempre per vincere, ma ai Major non sempre siamo al completo.

E quindi l’obiettivo è il sesto titolo?

Sesto titolo italiano, ma anche vincere la Champions League a fine mese. Due anni fa l’abbiamo vinta, l’anno scorso invece siamo usciti in semifinale. Quest’anno vogliamo vincere la terza Champions League. Andremo lì per vincere, anche se sappiamo che ci sono squadre fortissime. C’è anche Reggio Emilia, che è la squadra che ha vinto più di tutti la competizione. Vediamo se riusciamo a fermarli quest’anno.

Leonardo Zullo

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