Rudi garcia è stato confermato sulla panchina del Napoli ma di fatto sfiduciato e commissariato: la mossa di ADL con i calciatori
Aurelio De Laurentiis voleva portare Antonio Conte sulla panchina del Napoli. Era lui il prescelto, l’unico candidato ritenuto idoneo a raccogliere poco più che i cocci della squadra Campione d’Italia. Un solo nome, senza alternative ne tantomeno piani B, come pure si era sussurrato.
Al patron azzurro, però, non è bastato l’incontro con l’ex tecnico di Chelsea e Tottenham – tra le altre – e nemmeno gli 8 milioni di euro di ingaggio per tre anni pronti per essere messi sul tavolo. Nulla di tutto ciò ha smosso l’allenatore che, pur intrigato nell’allenare una squadra come il Napoli, ha declinato gentilmente.
E così è rimasto Rudi Garcia sulla panchina azzurra, sfiduciato, esonerato virtualmente e di fatto anche commissariato. Non certo la migliore soluzione, sia per il tecnico la cui credibilità agli occhi dei calciatori si è di fatto azzerata che il gruppo. Per il momento, però, si va avanti con il tecnico francese e saranno decisive le prossime tre gare contro Verona, Union Berlino e Milan per il futuro dlla panchina azzurra.
Napoli, la reazione di Garcia dopo la conferma: le mosse del tecnico
De Laurentiis, intanto, ha già effettuato le prime mosse. D’ora in poi sarà più vicino alla squadra, con una presenza costante a Castel Volturno ad assistere agli allenamenti della squadra insieme all’ad Chiavelli; vuole vederci bene il patron che ha pure chiamato i senatori dello spogliatoio.
Ha chiesto aiuto a loro, ai calciatori che di fatto gli hanno regalato il primo scudetto della sua gestione; compattezza e maturità per superare il momento difficile, queste le richieste del patron a Di Lorenzo e compagni, per poter uscire da questa fase di crisi acuta e riprendere il cammino del gioco e delle vittorie. Aiutare Garcia a capire meglio i meccanismi della squadra e dello spogliatoio sarebbe di sicuro mossa preziosa e saggia.
Il tecnico, da par suo, è tornato ieri in città dopo due giorni trascorsi a Nizza, lì dove vi sono la compagna con la figlia neonata. Non certo del migliore umore possibile, ha scoperto di essere stato confermato dalle parole del patron arrivate nel primo pomeriggio. Intorno alle 14.30 era già a Castel Volturno ed ha diretto l’allenamento con professionalità.
Sembra un uomo solo, sfiduciato da tutti, ma ha proseguito con il suo consueto lavoro, programmando le fatiche settimanali; al centro sportivo mancavano gli undici nazionali, mentre gli infortunati erano alle prese con i recuperi dai rispettivi infortuni. E così qualche innesto dalla Primavera per la partitella e tutti a casa. Oggi doppia seduta, invece, perché Garcia vuole invertire la rotta attraverso il lavoro.