Daniele Orsato all’attacco: l’arbitro analizza il Var a tutto tondo. “Ero preoccupato, adesso sono più sereno” le sue parole
Daniele Orsato è considerato uno dei migliori arbitri italiani. Il fischietto di Schio si è raccontato a tutto tondo in una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. “Vi sono calciatori che sono tosti in partita e poi simpaticissimi fuori dal campo, come De Rossi. Javier Zanetti era una meraviglia e porto sempre il suo esempio nelle scuole; mi diceva di andare avanti anche se sbagliavo. Oltre a lui, anche Totti e Maldini erano così” ha spiegato il 48enne fischietto, vicino all’addio, che ha ammesso di rimpiangere l’ex capitano nerazzurro.
“Sono cresciuto seguendo Agnolin, autorevolezza e personalità” ha ammesso Orsato che ha toccato il tema Var. “Possiamo e dobbiamo rispettare il protocollo, ci riferiamo a quello nonostante il regolamento favorisca la discrezionalità” ha spiegato, elogiando anche i colleghi Massa e Doveri, sostenendo come si tratti di fischietti dalle “spalle larghe. Resto male quando la nostra buonafede è messa in discussione dalla critica“.
Il Var è ovviamente tema centrale dell’intervista ed Orsato respinge al mittente la richiesta di un ex calciatore in sala Var, in grado di valutare meglio alcune situazioni di gioco. “Non c’è questa necessità, lì vi sono persone che a tutti i livelli hanno diretto centinaia di gare e su giocata o deviazione mi affido a dei veri specialisti, gli assistenti“.
“Pensavo – ha poi aggiunto sulla tecnologia – che non avrebbe aggiunto, ma anzi tolto ed ero preoccupato, Sono stato convinto da Rosetti, Rocchi e Rizzoli ed oggi sono sereno” ha ammesso, sostenendo come gli arbitri non siano una casta.