Gianluca Galliani, imprenditore, dirigente e figlio di Adriano Galliani ai microfoni di TvPlay
“COLPANI IN CRESCITA CONTINUA, ERA IL PREFERITO DI BERLUSCONI” – “La mancata convocazione di Colpani in Nazionale? Io non voglio dire niente a riguardo. Spalletti è un amico, non mettetemi in difficoltà. La crescita di Andrea è sotto gli occhi di tutti. Era lo stra-preferito di Berlusconi. Lo ha conosciuto da bambino. Era arrabbiato che non giocasse con continuità, ma il mister ha fatto bene. E’ cresciuto tanto e i risultati si vedono. Ma diversi stanno crescendo tanto. Di Gregorio è un portiere sontuoso, anche se di lui si parla poco. Si dice del Monza, ma è possibile perché hai un portiere che toglie tre palle dalla porta ogni partita. Gagliardini dopo l’inattività degli anni all’Inter sta tornando il giocatore visto all’Atalanta. Uno col suo fisico non può non giocare per tanto tempo. Pessina è fantastico. Colpani è il fiore all’occhiello, ma in tanti stanno facendo bene. Andrea adesso queste due settimane riposa un attimo e resta col Monza, questo percorso può portarlo in nazionale. Alla sua età non fa la differenza aspettare qualche mese in più. Da noi grazie allo staff tecnico i giocatori rendono al massimo del loro potenziale. Palladino li fa sentire tutti importanti e li coinvolge al massimo”.
“DANY MOTA NON IN CONDIZIONE” – “Dany Mota è partito un po’ fuori condizione. Non sta rendendo per le sua qualità e se ne rende conto anche lui. E’ un giocatore che ha potenzialità importanti. Gli manca il gol. Quella rete annullata per una mezza rotula se lo avessero convalidata lo avrebbe sbloccato. Non si possono annullare gol così. Ora c’è concorrenza importante di Vignato e del Papu. Spero che a fine campionato tornino i suoi numeri”.
“IL MONZA HA CREDUTO IN COLPANI” – “Il Monza è una squadra che ha lanciato un segnale prendendo così tanti giocatori italiani, spendendo tanto. Colpani è stato un investimento importante dalla Serie C. Quando prendi a quelle cifre è perché ci credi tanto. E’ un ragazzo d’oro. Abbiamo da poco festeggiato le sue 100 partite col Monza. E’ velenoso quando calcia, anche dalla lunga distanza. Speriamo che continuo come ha iniziato”.
“MAGNI HA DETTO CHE SORRENTINO ERA PRONTO” – “Magni, il preparatore dei portieri, quando ha allenato i giocatori ha fatto la differenza, si è visto anche con Donnarumma. Lui ha detto che Sorrentino era pronto per fare il secondo e che si poteva acconsentire alla richiesta di Cragno di giocare di più. Mi fa piacere sentire i complimenti su come ha sostituito Di Gregorio”.
“NAPOLI, DIFFICILE RIPETERSI IN OGNI CASO” – “Penso che anche con Spalletti e Giuntoli, che comunque sono partenze pesanti e difficili da sostituire, ripetere la stagione dell’anno scorso sarebbe stato impossibile. Tutti hanno reso al 100%, è andato tutto bene, non si è fatto male nessuno. Capitano ma non sono la normalità. Il compito di Garcia è difficile. Già era difficile di suo in più sono mancate figure di livello. Manca qualche risultato. E’ vero che delle prime 8 è l’unica che ha cambiato tecnico. Ci vorrebbe pazienza. Ma non voglio entrare nel merito, non sarebbe elegante commentare e giudicare. A me la logica di bruciare tutto non piace. Nel campionato ci sono tante squadre forti e il rischio di stare fuori nelle prime 4 è concretissimo. Ma io non sono per le forche addosso a tutti. Da me c’è solo il braccio teso e poi sta al Napoli decidere”.
“PELLEGRINI UN GRANDE” – “Io sono un fan di Pellegrini, che è tormentato dagli infortuni. E’ un grande”.
“ANCELOTTI, QUALITA’ FUORI DAL COMUNE” – “Mi sedevo spesso di fianco a Carlo in pullman. Ancelotti mi ricordo che metteva il ghiaccio, aveva due meloni al posto delle ginocchia. Alle visite mediche gli dissero che erano quelle di un settantenne. E’ riuscito a giocare in modo straordinario perché aveva valori e capacità fuori dal comune, un altro si sarebbe fermato prima”.