Pep Guardiola è stato ospite a Cuneo per tenere una lezione sul talento, ma con l’occasione ha risposto a tante altre domande calcistiche.
“Dialoghi sul talento con Pep Guardiola” è un evento realizzato dalla Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus al Palazzetto dello Sport di Cuneo, dove sono accorsi in 3.500 per ascoltare di persona le parole del tecnico campiona d’Europa in carica. L’allenatore del Manchester City, ma che in passato ha vestito le maglie di Brescia e Roma in Serie A, ha parlato molto anche di calcio italiano tra passato e presente.
Lo spagnolo ha manifestato un legame piuttosto speciale col nostro paese, dal punto di vista calcistico e non solo. Restando nell’ambito del pallone però non sono pochi gli attestati di stima ricevuto da uno degli allenatori più innovativi di sempre. Su tutti l’elogio a quello che secondo lui è stato il compagno di squadra più forte col quale abbia giocato, nominando Roberto Baggio ai tempi del Brescia.
Entrando però nella sua attuale sfera di competenza, Guardiola ha risposto a tante altre curiosità. Una di queste riguarda uno scenario di mercato che era stato paventato qualche stagione fa e sul quale l’ex Barcellona fa definitivamente chiarezza. “La Juventus non mi ha mai cercato“, ha dichiarato Pep in riferimento alle voci che erano circolate insistentemente nell’estate 2019.
Guardiola su giochisti e risultatisti, la frase su De Zerbi e Allegri
L’occasione di avere nientemeno che Pep Guardiola a disposizione per un dialogo aperto è davvero troppo ghiotta e dopo aver soddisfatto le curiosità inerenti il più grande talento con cui abbia giocato e le presunte indiscrezioni sul fatto che fosse stato ad un passo dal divenire l’allenatore della Juve, arriva una delle domande “concettuali” più attese.
Guardiola è stato infatti chiamato ad esprimersi sull’annosa disputa tra i cosiddetti “giochisti” e i “risultatisti“. In questo caso però l’allenatore del City inaspettatamente fa come si suol dire “0 a 0”. La sua risposta infatti non si schiera apertamente con l’una o l’altra filosofia di gioco, ma per essere più esauriente tira in ballo proprio due allenatori italiani.
“Guardate Allegri e De Zerbi: pensate che uno voglia vincere mentre l’altro no? De Zerbi gioca per vincere, non per l’estetica. – ha dichiarato Pep – Semplicemente ognuno pensa che il suo metodo di giocare sia il migliore per vincere. Tutti gli allenatori vogliono arrivare alla vittoria. Non ho mai conosciuto un allenatore o un giocatore che non voglia vincere, né uno che non voglia giocare bene“.
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