Genoa-Milan, i due portieri espulsi ed il precedente clamoroso. Giroud finisce tra i pali e svela un segreto sulla sua scelta
L’espulsione del portiere in una gara è sempre più rara; l’estremo difensore è sicuramente più tutelato rispetto ai calciatori di movimento e solo in occasione di falli gravi il rischio di cartellino rosso è concreto. Proprio come accaduto a Maignan, autore di una uscita pericolosa con annesso fallo all’avversario punita con l’espulsione diretta dopo controllo al Var.
E così il portiere francese ha lasciato in 10 il Milan con Pioli che, terminate le sostituzioni, è stato costretto a schierare tra i pali Olivier Giroud. Una situazione di certo inusuale ma non rarissima; già in altre occasioni era infatti capitato ai tecnici di schierare un calciatore di movimento, magari tra quelli più avvezzi o più alti a stare tra i pali, in sostituzione del portiere.
Genoa-Milan, però, entrerà di diritto nella storia per un evento davvero clamoroso; non solo Maignan, infatti, ma in pieno recupero è stato espulso anche l’altro portiere in campo, Martinez del Grifone. Lo spagnolo, spintosi in attacco per aiutare i compagni impegnati nella ricerca del pareggio, è stato protagonista di un fallo su Musah; già ammonito, doppio giallo per lui e conseguente rosso, con Gilardino costretto a schierare Leali, il secondo portiere (cambi ne aveva ancora).
Genoa-Milan, il precedente di San Siro. Giroud ed il ruolo di portiere
Entrambi i portieri espulsi nel corso di una partita è un qualcosa di veramente unico; eppure quanto accaduto a Marassi è un qualcosa di già visto in Serie A. Era il 28 marzo 1992 ed a San Siro si giocava Inter-Torino; in quel caso, in una gara con poche emozioni e terminata sul punteggio di 0-0, furono espulsi dall’arbitro Stafoggia di Pesaro entrambi i portieri; Luca Marchegiani e Beniamino Abate.
Genoa-Milan, però, entrerà di sicuro nella storia della Serie A, anche per il finale davvero convulso. La traversa di Gudmundsson ha avvcinato il Grifone al pareggio ma è stato Giroud, che di solito i gol li segna, ad evitarne uno con un intervento degno di Maignan, considerato il miglior portiere al mondo al momento.
In uscita balzo felino ad anticipare Puskas e poi il portiere bloccato a mezza altezza prima di cadere a terra e proteggere la sfera. Un intervento da due punti che il francese nel postgara ha spiegato così. “Ho fatto una grande parata, ho pensato di dover andare sul pallone, ho preso coraggio e l’ho fatto. Sulla traversa di Gudmundsson sono stato fortunato“.
Il francese ha anche spiegato perché è stato scelto lui per il ruolo di portiere. “Sono andato io perché da piccolo mi piaceva andare in porta. La parata mi ha regalato un’emozione speciale, quasi come un gol“.