Francesco Matteini, giornalista, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“NON ERO AL VIOLA PARK PER DARE SPETTACOLO” – “Vi do un antefatto, avevo chiesto, come quando vado alle partite al Franchi, l’accredito alla Fiorentina. Mi era stato risposto che i posti stampa erano pochi ed esauriti, risposta plausibile perché intorno al Viola Park c’era tanta curiosità. Mi sono quindi acquistato un biglietto online, mi sono presentato al Viola Park, poco prima del controllo biglietti il direttore Barone mi ha intercettato dicendomi che non ero un giornalista gradito, gli ho mostrato il biglietto ma ha insistito. Poi è arrivato il responsabile della comunicazione, mi ha detto che non mi aveva dato l’accredito, ho detto che lo sapevo e che lo avevo regolarmente acquistato online. Barone è tornato alla carica, qualche tifoso ha iniziato anche a rumoreggiare, ho insistito che avevo regolare biglietto, mi ha messo in tasca 50€, glieli ho ridati e ho spiegato che non ero lì per fare spettacolo. Ho fatto regolare richiesta di rimborso per lasciare traccia, il responsabile della sicurezza mi ha accompagnato fuori, mi ha detto che pensava che Barone scherzasse. Le forze dell’ordine poi mi hanno detto che se le avessi chiamate mi avrebbero fatto entrare regolarmente, ma ho spiegato anche a loro come a Barone che non ero lì per fare notizia ma solo per raccontare la partita. Questi sono i fatti e nessuno ha ad oggi risposto per controbattere. Fosse stata una festa privata come sarà l’inaugurazione del Viola Park lì sì possono far entrare chi vogliono loro, la partita è un evento pubblico; quindi, non possono scegliere chi far entrare, se lo spettatore è munito di biglietto entra. È stata fatta una palese violazione. Abbiamo dato mandato a un legale di dirimere questa vicenda spiacevole”.
“NON SO QUALE SIA IL NODO DEL CONTENDERE” – “Gli ho chiesto cosa avrei scritto per essere sgradito. Sono stato critico spesso quando le cose non andavano bene, ma l’unico articolo che mi viene in mente che possa aver fatto scattare qualcosa è un pezzo sui ritardi nelle concessioni per i mini stadi, ho documentato che le responsabilità non erano degli uffici pubblici nonostante le critiche pubbliche fatte dalla Fiorentina, ma ho scritto che era colpa della Fiorentina stessa. Nessuno ha mai chiesto però rettifica, è stata ripresa ovunque la cosa, l’articolo riportava tutti i dettagli tecnici necessari. Posso supporre sia nata lì la cosa, ma il nodo del contendere io non lo so concretamente. Il punto è che se passasse un esempio del genere è che la società potrebbe tenere fuori qualunque tifoso, che abbia fatto fischi, esposto uno striscione sgradito etc…”.