L’allenatore della Fiorentina ha già dimostrato di credere nelle potenzialità del classe ’04: tutto sul nuovo talento del calcio italiano.
La Fiorentina e la Serie A sempre più ai piedi di Michael Kayode. Un debutto perfetto alla prima nel professionismo contro il Genoa, e una piacevole conferma nel posticipo della settima giornata giocato ieri sera. A Firenze sta cominciando a brillare una nuova stella, in una notte che ha riportato la Viola nel pieno della corsa per l’Europa. Insomma, momenti magici, sia a livello personale che di gruppo, con Vincenzo Italiano che sta portando avanti una crescita evidente sotto tutti i punti di vista.
Lo stesso allenatore ha fin da subito dato grande fiducia al classe 2004, tanto da etichettarlo come ‘fenomeno’ dopo la straripante prestazione di Marassi contro il Genoa. A spalancare le porte della titolarità, quasi come fosse un segno del destino, ci ha pensato l’infortunio di Dodò, che lo terrà fuori dal campo per diversi mesi e che permetterà a Kayode di ritagliarsi sempre più spazio. Alla quarta partita in Serie A, l’italo-nigeriano sembra già un profilo navigato e la Fiorentina è pronta a coccolare l’ennesimo talento prodotto e valorizzato da un settore giovanile che ha pochi eguali in Italia.
A rendere il tutto ancora più affascinante è stata la conferenza stampa nel post di partita di ieri sera, con Vincenzo Italiano che ha dimostrato di essere veramente stregato dalle qualità di Kayode: “Vederlo giocare è una gioia per gli occhi. E’ un talento che va tutelato“. Parole importanti e di totale riconoscenza verso un talento che può rappresentare il presente e il futuro della società viola. E pensare che il suo percorso calcistico è iniziato con la maglia della Juventus, che ha vestito dai 10 ai 14 anni. Poi il passaggio al Gozzano e il debutto in Serie D a soli 16 anni. Dopo tre anni la sua crescita è stata esponenziale, tanto da essersi già conquistato la fiducia di tutto l’ambiente viola. Una di quelle storie che merita di essere raccontata e diffusa. Una storia che rivela come il talento più puro si possa nascondere anche tra i dilettanti.
Piedi per terra, consapevolezza dei propri mezzi e soprattutto tanta umiltà. La crescita di un giovane calciatore deve passare da una mentalità sana e dalla voglia di migliorarsi giorno dopo giorno. A Firenze Kayode ha trovato la sua dimensione, prima nelle giovanili e ora tra i grandi. Il suo percorso nel professionismo è appena cominciato e la piazza fiorentina si è già innamorata di un giovane 19enne. Per Michael la carriera è soltanto agli inizi, ma la sua stella sta già cominciando a brillare e siamo sicuri che lo farà per molti anni anche in futuro.
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