La triste parabola di Gnoukouri, da promessa Inter a migrante: rischia l’espulsione

Una storia pazzesca per questo ragazzo che ha debuttato in serie A ma adesso l’Italia lo vuole fuori dal proprio paese

Era l’11 aprile del 2015 e Assane Gnouokouri debuttava in serie A con la maglia dell’Inter nella gara col Verona al Bentegodi che poi i nerazzurri vinsero per 3-0. Assane, classe ’96, appena vent’anni, entra a dieci minuti dalla fine al posto di Medel, in panchina c’era un certo Roberto Mancini che decise di dargli fiducia. Per questo ragazzo si era aperto il mondo dei sogni, mai in quell’aprile del 2015 avrebbe immaginato o pensato che otto anni più tardi si sarebbe trovato in una situazione assurda, ovvero quella di ricevere un provvedimento di espulsione dall’Italia. Ma è così che stanno le cose e adesso cerca di correre ai riparti e chiede aiuto.

Una storia pazzesca, una parabola che fa riflettere e che mette tanta tristezza. E pensare che il suo tocco delicato con entrambi i piedi, il suo passo e il suo fisico facevano ben pensare anzi, sognare i tifosi nerazzurri e della Costa d’Avorio, il suo paese d’origine. Ma nel 2017 il centrocampista fu costretto a smettere di giocare a pallone per un problema cardiaco per poi finire invischiato, suo malgrado, in un’inchiesta della procura di Parma sulla tratta dei calciatori della Costa d’Avorio. Il breve rientro in patria, poi il ritorno, non si capisce bene come, ma adesso è considerato un vero e proprio migrante con documenti irregolari.

Dai campi di serie A ed Uefa alla richiesta di asilo come rifugiato politico

Una vicenda che è quasi difficile da raccontare per le tante peripezie che ha dovuto passare questo ragazzo. Che è stato abbandonato da tutto e da tutti. Non solo. Nel 2018, a parte la brutta vicenda nella quale era stato implicato suo malgrado, gli inquirenti hanno anche scoperto che i documenti della famiglia adottiva che lo aveva portato in Italia da minorenne erano falsi. Per Gnoukouri, il cui vero nome è Alassane Traorè, ora si trovaa Piacenza. E tramite alcuni suoi connazionali, che gli stanno dando una mano a risolvere la sua situazione, è venuto in contatto con l’avvocatessa Michela Cucchetti che si occupa di diritti degli immigrati. È a lei che ha chiesto aiuto.

La triste parabola di Gnoukouri
Assane Gnoukouri durante una partita d’Europa League con l’Inter (Tvplay.it)

C’è da dire che dagli atti risulta anche che Assane Gnoukouri in realtà si chiamerebbe Alassane Traorè e sarebbe nato nel 1994 e non nel 1996. Inoltre, Wilfried che gioca nel Bournemouth, non sarebbe nemmeno suo fratello e neanche un parente. Irrompe il legale Michela Cucchetti che sta seguendo la storia e al quotidiano La Libertà spiega “Assane è stato portato in Italia da minorenne con l’inganno e poi sfruttato, abbandonato e lasciato completamente da solo, è vittima di tratta“. Lui, Alassane, vuole restare in Italia e tornare a giocare a pallone e per restare e provare a farlo ha chiesto asilo politico. “Voglio che questo incubo finisca per poter tornare a giocare a calcio, l’unica cosa che per me conta“.

 

 

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