La Juventus non è in crisi, ma senza la punta di peso davanti si soffre: ecco perché Allegri ora deve inventarsi qualcosa
La Juventus c’è: il KO col Sassuolo, col risultato finale di 4-2, aveva acceso un campanello d’allarme a Torino, che sommato al brutto pari col Bologna, faceva apparire a schermo delle Red Flag preoccupanti.
Non è andata esattamente così, però. Perché già nel match che ha messo difronte Massimiliano Allegri e Gianpiero Gasperini, nonostante non sia arrivata l’intera posta in palio, i bianconeri hanno mantenuto e confezionato il quarto posto.
Era stato chiaro il mister toscano, dicendo in conferenza che quello era l’obiettivo. E nonostante una partita piatta e noiosa, il risultato a reti bianche ha permesso alla Vecchia Signora di centrare la propria ambizione.
L’idea in primis ce l’ha avuta il tecnico toscano, reinventando Federico Chiesa da seconda punta. Ruolo, quello assegnatogli, che mai l’esterno ex Fiorentina aveva fatto e che invece lo sta facendo rendere a livello realizzativo meglio di sempre in carriera.
Statistiche alla mano, infatti, Chicco Chiesa ha siglato quattro reti e fornito un assist nelle prime sette gare disputate, rendimento di gran lunga superiore a quello dello scorso anno al rientro ufficiale dall’infortunio.
Giocando con un doppio centravanti, entrambi gli interpreti hanno reso bene: con Vlahovic i due si trovavano alla perfezione, a tal punto da vedere anche il serbo siglare gli stessi gol nei medesimi minuti e con l’assenza di quest’ultimo, Arkadiusz Milik ha comunque sopperito con tranquillità alla mancanza, decidendo la gara interna con il Lecce.
Sebbene il polacco tornerà molto probabilmente a disposizione totale del mister già per il derby con il Torino, la gara con l’Atalanta ha fatto capire che immaginarsi oggi un tandem d’attacco formato da Chiesa e Kean non è sostenibile per l’idea di gioco di Allegri.
Il calo arriva dalle statistiche: se è vero che la compagine bergamasca è certamente di un livello superiore rispetto a tanti altri team affrontati fin qui, comunque la Vecchia Signora ha calciato appena tre volte in porta per tutto il corso dei novanta minuti, tenendo un Expected Goals da appena 0.19, con l’Atalanta che ha invece chiuso con un positivo (sebbene poco redditizio) 1.26.
Il primo “Zero” in tabella della stagione lancia un’allarme: senza Milik e Vlahovic, Allegri deve inventarsi qualcosa, esperimento che senza dubbio proverà a fare in caso di necessità, come quando ha lanciato Chiesa da seconda punta o McKennie a tutta fascia con discreti risultati positivi.
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