Fedez e il ritorno in ospedale, parla l’oncologo. Come sta il rapper
Stefania Meneghella
Fedez è tornato in ospedale dopo due ulcere che gli hanno causa un’emorragia interna: è adesso intervenuto il suo medico.
Il rapper è senz’altro uno dei più apprezzati del panorama musicale italiano, e ha saputo sin dal primo momento attirare l’attenzione del grande pubblico italiano. I fan non possono infatti fare a meno di ascoltare la sua musica, e anche di seguirlo sul web. È infatti sempre più attivo sui social ed è diventato un vero e proprio influencer, soprattutto dopo il matrimonio con Chiara Ferragni.
Molti fan si sono detti preoccupati per il problema di salute che ha colto all’improvviso il cantante. A tal proposito ha parlato il suo oncologo, che ha spiegato nel dettaglio cosa è accaduto al rapper.
Fedez è di nuovo in ospedale per delle complicanze: cosa è successo
Le prime voci su un suo ritorno in ospedale sono comparse quando Chiara Ferragni è tornata urgentemente da Parigi, dove si trovava per un impegno lavorativo. Lo stesso rapper ha poi rotto il silenzio sui social, spiegando di aver avuto un’emorragia interna a seguito di due ulcere e di essere appunto stato operato d’urgenza. I medici gli hanno infatti salvato la vita grazie a delle trasfusioni di sangue. A parlare meglio dell’accaduto è stato il suo oncologo, il dotto Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center del Policlinico Gemelli di Roma e ordinario di oncologia all’Università Cattolica.
Il professionista ha infatti spiegato che le emorragie possono essere delle complicanze post operatorie. “Il rischio di sanguinamento dovuto ad un’ulcera è probabile“, ha continuato lui, “visto che siamo in presenza di un tessuto molto sottile vicino all’area ricucita“. Queste ulcere possono quindi essere delle conseguenze possibili di quando vengono ricuciti pezzi di intestino, che è appunto quello che è successo a Fedez quando gli è stata diagnosticata la malattia e quando ha dovuto sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. Nel suo caso, si è trattato infatti di duodeno-cefalo-pancreasectomia.
“Quando si forma un’ulcera in un tessuto così sottile il rischio di sanguinamento è probabile“, ha detto il medico, “difficile dire oggi se l’ulteriore sanguinamento sia legato alle ulcere che sono state già cauterizzate, oppure se a distanza di tempo se ne è formata un’altra“. Lo stesso ha anche affermato che, dopo l’intervento in endoscopia, le ferite dovrebbero cicatrizzarsi in tempi brevi, anche se è difficile prevederlo con certezza. “È necessario però capire se ci sono concause“, ha infine concluso lui, “ossia eventuali problemi locali di tipo vascolare“.