La sfida tra Inter e Benfica rievoca sempre gran bei ricordi ai nerazzurri, ne abbiamo parlato con Sandro Mazzola, tra passato e presente.
La storia delle sfide tra Inter e Benfica è molto facile da ricordare, specialmente se ci si chiama Sandro Mazzola. L’ex bandiera interista infatti ancora si emoziona quando gli viene nominata questa partita. Fu infatti la finale dell’edizione della Coppa dei Campioni del 1964-65, che tra l’altro si disputò proprio a San Siro.
I precedenti tra le due squadre nella competizione però sono soltanto tre e quindi oltre a quel precedente glorioso per i nerazzurri, poi la memoria vola direttamente a pochi mesi fa, quando gli uomini di Simone Inzaghi grazie allo 0:2 di Lisbona e il 3:3 di Milano, fecero un altro importante passo verso la finale, che lo stesso Mazzola aveva pronosticato già in tempi non sospetti proprio ai nostri microfoni.
Tra ricordi e punti in comune con la squadra di oggi fino alle prospettive future, la chiacchierata con il campione nerazzurro è stata come sempre ricca di spunti interessanti e anche di un altro pronostico molto particolare.
Dalla Champions League alla lotta Scudetto, chi è l’anti-Inter
Quali sensazioni le evoca il match Inter-Benfica?
Mamma mia…! (ride) Fu una partita fantastica. Quando siamo partiti sembrava non avremmo mai potuto vincere quella competizione, finché poi pian piano ci siamo resi conto che potevamo farcela e contro di loro abbiamo avuto proprio la dimostrazione.
Vede qualche elemento in comune tra quella grande Inter e i nerazzurri di oggi?
È difficile da dire. Era un altro calcio ovviamente quello di allora. Però a pensarci bene forse una cosa c’è… In pratica quello che fanno loro ora e che facevamo anche noi è che arriva un certo punto della partita dopo che magari gli avversari ti hanno messo in difficoltà e allora scattava una convinzione sul poter vincere e alla fine si riusciva a vincere.
L’Inter ha in questo momento probabilmente il miglior Lautaro Martinez di sempre. Oltre all’acquisto di Thuram quanto perde secondo lei Inzaghi senza uno come Lukaku o Dzeko?
Lì è la forza dell’allenatore cercare di non far sentire l’assenza dei giocatori. Tocca a Inzaghi parlando, incitando e facendogli capire le cose.
Guardando alla Serie A invece, per la lotta Scudetto secondo lei chi può essere l’anti-Inter? Il Milan nonostante il derby, un Napoli redivivo o magari anche la Juventus sfruttando l’assenza dalle coppe?
Non esiste, non esiste, non esiste!
Quindi nessuna delle tre?
Secondo me no.