Sarri, post-Milan boomerang: ora deve correre ai ripari | La situazione

Le frasi dell’allenatore della Lazio dopo la disfatta di San Siro stanno facendo discutere, soprattutto dentro lo spogliatoio

La Lazio si lecca le ferite. Dopo la vittoria sul Torino i biancocelesti sembravano aver ripreso fiducia, invece col Milan è tornata ad essere una squadra apatica e senza mordente, soprattutto nel secondo tempo. Un saliscendi che comincia a mettere un po’ di timore anche perché la Lazio attuale è una squadra diametralmente opposto rispetto a quella ammirata l’anno scorso. Ma a far discutere non è tanto la prestazione della formazione laziale, quanto le dichiarazioni del tecnico a fine gara.

Parole che hanno dato un po’ fastidio all’ambiente per le scuse e le troppe giustificazioni dato dopo ogni sconfitta, i pareri contrastanti sui giocatori che cambiano di gara in gara, ma soprattutto le parole sul mercato e sugli obiettivi che lui voleva ma che non sono arrivati. “I giocatori che ho indicato io non sono arrivati. Siamo partiti da ab e c, ma poi ho dovuto scegliere tra x e y…“, le dichiarazioni di Maurizio Sarri all’interno della pancia di San Siro. Parole che hanno fatto rumore, che hanno fatto storcere la bocca a Lotito e infastidito parecchio i nuovi arrivati. Non tutti, ma diversi.

Sarri ha creato un po’ di caos interno allo spogliatoio

Parole pronunciate già diverse volte, ma a mezza bocca, mai in modo così chiaro e netto. Dichiarazioni messe lì che non sono piaciute anche perché sembra che quelli che sono arrivati non siano tanto all’altezza della situazione. Parole che hanno dato fastidio e che rischiano di creare delle piccole spaccature già all’inizio della stagione col rischio che possano diventare anche più grandi e gravi. Un allenatore può avere delle idee diverse, ma mettendo tutto così in piazza si può rischiare un effetto boomerang disastroso.

Sarri e il mercato
Il presidente della Lazio Claudio Lotito (Tvplay.it)

Che volesse Milik invece che Castellanos lo sanno anche i muri, che agognasse Berardi invece che Isaksen, o che desiderasse Ricci come play davanti alla difesa, altrettanto, ma da qui a dire quelle cose ce ne passa. Non erano frasi per ferire i nuovi acquisti, e Sarri non l’ha fatto con cattiveria o con qualche scopo particolare. Il tecnico biancoceleste è così, senza filtri, quello che pensa, dice ma a volte bisognerebbe ragionare e riflettere prima di dire quello che si pensa. Già perché Castellanos e gli altri non ci sono rimasti bene, soprattutto perché queste parole sono state pronunciate dopo una sconfitte e sembra quasi che sia stata colpa loro. Non si sa come ma l’allenatore deve correre ai ripari. E farlo in fretta per evitare che le cose vadano anche peggio di come stanno andando.

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