Il turn over di Garcia ha pagato a Lecce: scopriamo quanto sono state utilizzate le “riserve” azzurre in questo inizio di stagione
Rudi Garcia, contro il Lecce, ha davvero sorpreso tutti. Arrivato quasi al termine di un tour de force da sette gare in circa 21 giorni e con il Real Madrid sull sfondo per una notte da godersi martedì prossimo, il tecnico francese ha adottato un turn over ragionato ed anche coraggioso, soprattutto per il momento del Napoli in campionato.
E così Politano ed Osimhen inizialmente in panchina, ai loro posti l’esordio dal 1′ di Lindstrøm ed il Cholito Simeone. Il risultato rotondo, maturato soprattutto nella ripresa, ha dato ragione al tecnico che nel corso della gara ha dato minuti anche a Cajuste e, soprattutto, Gaetano all’esordio stagionale dopo aver recuperato dall’infortunio.
Un turn over ragionato e vincente, il massimo per il transalpino che ha dosato le forze, mostrando anche di saper far ruotare gli uomini della rosa, come non era accaduto nel corso delle prime gare stagionali. Andiamo quindi ad analizzare il minutaggio fin qui accumulato dalle “riserve”, o comunque dai calciatori meno utilizzati in casa azzurra.
Natan titolare “obbligato”, Lindstrom quota 100
Natan, giocoforza, è diventato un titolare per l’emorragia di infortunati nel pacchetto arretrato; il brasiliano ha sfruttato i ko di Rrahmani e Juan Jesus e fa coppia fissa da Bologna ormai con Østigård, altro calciatore che sta sfruttando appieno il momento di emergenza difensiva.
E così l’ex Bragantino è già arrivato a quota 270′ tra campionato e Champions League, mentre il norvegese ha toccato quota 437′, molti di più dei 283′ accumulati da Rrahmani, falcidiato dagli infortuni. L’alternanza sulla fascia sinistra tra Mario Rui ed Olivera sta fin qui penalizzando il portoghese, fermo a 230′ anche per un infortunio subìto durante il ritiro e smaltito solo ad inizio campionato.
Passando al centrocampo, il focus è inevitabile sul nuovo acquisto Cajuste; titolare a Frosinone, lo svedese è poi sempre subentrato accumulando appena 91′ di gioco, davvero una miseria, e realizzando l’assist a Genova per il gol di Raspadori. Nove minuti in più, invece, per l’acquisto più costoso della sessione estiva, il danese Jesper Lindstrom. È arrivato a quota 100′ sfruttando la titolarità contro il Lecce; nessun assist né gol per il nunmero 29, apparso ancora tutt’altro che integrato negli schemi della squadra.
Non se la passa meglio Eljif Elmas; per Spalletti era di fatto il primo cambio, un titolare aggiunto; non per Garcia che usa il macedone quasi con il contagocce. Quasi sempre come vice Kvaratskhelia sulla fascia sinistra, il numero 7 ha fin qui disputato appena 111′, ben al di sotto della sua media abituale.
Solo sette minuti, invece, per Gaetano che a Lecce ha debuttato in stagione; il “canterano”, però, ha mostrato faville al Via del Mare con un gol ed il rigore procurato del definitivo 4-0. Una manciata di minuti, invece, per Zerbin, entrato suo malgrado nel vortice delle polemiche per il cambio con Kvara a Genova, in attacco tempi duri per Raspadori e soprattutto Simeone.
L’ex Sassuolo, utilizzato pressocché in ogni zona del campo – mezz’ala, esterno destro e sinistro, sottopunta – ha all’attivo un solo gol ma ha accumulato 359′; titolare o subentrato, non ha saltato un appuntamento, segnale evidente di come Garcia lo tenga in considerazione. Chiuso da Osimhen, invece, Simeone sgomita e prova a rendere al meglio quando chiamato in causa; titolare a Lecce, solo 96′ totali per lui ed il gol all’Udinese che l’ha sbloccato.