Le due milanesi corrono forte e si trovano prime in classifica a 18 punti grazie a cambi e sostituti di livello: l’analisi.
E’ bagarre per il primo posto in classifica, con le due milanesi che, dopo gli anticipi della settima giornata, si trovano attualmente in testa alla Serie A. I rossoneri hanno superato con grande solidità e compattezza una Lazio ancora alla ricerca della propria dimensione; i nerazzurri, invece, sul complicato campo della Salernitana, hanno strappato un rotondo 0-4. Due partite parallele che, oltre ad aver certificato la forza delle due formazioni di Milano, hanno dimostrato per l’ennesima volta l’importanza della panchina lunga.
In un calcio odierno, infatti, sempre più ricco di partite e competizioni ha assunto un valore fondamentale poter appunto attingere dalle cosiddette ‘seconde linee’. Un termine che ormai non è più propriamente adatto visto che le squadre sono sempre più fluide e, specialmente chi scende in campo anche in Europa, deve poter contare su una rosa lunga nella quale tutti devono sentirsi coinvolti e importanti. Scenari che diventano poi cruciali nei momenti decisivi, quando c’è da provare l’affondo finale per portare a casa un titolo.
Milan e Inter, l’importanza della panchina lunga
Quello che avvicina terribilmente Inter e Milan targati 2023/24, oltre alla geografia, è proprio la possibilità di poter contare su una panchina lunga che, nei momenti di difficoltà, ha l’obiettivo di risolvere quelle partite più bloccate. I match di ieri ne sono l’ennesima dimostrazione. Sia la truppa di Pioli che quella di Inzaghi hanno infatti svoltato nel cuore del secondo tempo, quando le forze cominciavano a venire meno e diventava sempre più fondamentale l’apporto dei cambi. Il Milan, ad esempio, la prima girandola di sostituzioni l’ha effettuata al 70esimo, con l’ingresso in particolare di Okafor. All’ex attaccante del Salisburgo sono bastati 18 minuti per andare in gol e chiudere la pratica Lazio. Seconda rete consecutiva, dopo quella con il Cagliari, ed ennesima prova convincente per mettere in difficoltà le scelte di Pioli.
Anche l’Inter, impegnato all’Arechi contro una Salernitana in cerca di punti salvezza, ha dovuto attingere dalla panchina per ritrovare smalto e brillantezza. In questo caso, però, è stato proprio un titolarissimo, lasciato fuori da Inzaghi per farlo rifiatare, a risolvere una trasferta bloccata e per niente semplice. Lautaro Martinez è infatti subentrato a Sanchez al 55esimo e ha piazzato un poker straordinario per far ritrovare il sorriso all’ambiente nerazzurro, giù di morale dopo il cocente 1-2 subito col Sassuolo nell’infrasettimanale. Insomma, le due milanesi corrono a braccetto per il primo posto, sapendo di poter sfruttare una rosa lunga e di qualità, capace in tutti i suoi interpreti di poter risolvere partite e momenti complicati di una stagione lunga e logorante.