Il caso del video su Osimhen relativo a Tik Tok arriva alla Fifa: il mssimo organismo del calcio mondiale può intervenire per razzismo
Una settimana bollente in casa Napoli e per Victor Osimhen. Attorno al bomber nigeriano è accaduto di tutto e di più alla vigilia della gara contro l’Udinese, poi vinta largamente dagli azzurri con il numero 9 in rete nel momentaneo 2-0.
La questione relativa al video di Tik Tok ha ormai fatto il giro del mondo, con un’eco che ha toccato di fatto tutte le sfere. Un video di sfottò nei confronti del calciatore reo di aver sbagliato il calcio di rigore contro il Bologna, immagini come ve ne sono a bizzeffe sul profilo ufficiale del Napoli, per satira ed ironia nei confronti dei tesserati partenopei che di fatto sono il leit motiv, quasi la linea editoriale dettata dal club.
Una linea che evidentemente non è andata giù ad Osimhen; l’attaccante nigeriano, accortosi di quanto stava accadendo martedì, è letteralmente andato su tutte le furie, chiedendo la rimozione immediata dei video. Questa è sì arrivata, ma tardiva rispetto a quello che si aspettava il calciatore.
Osimhen, il caso finisce alla Fifa: cosa sta accadendo al bomber azzurro
Da qui la richiesta di intervento richiesta al suo agente ed il durissimo comunicato da parte di Calenda che ormai tutti conoscono. La reazione del calciatore non è stata da meno; via tutte le foto del numero 9 con la maglia del Napoli, comprese quelle relative ai festeggiamenti per lo scudetto.
Una presa di posizione durissima che peraltro non è piaciuta ai tifosi del club azzurro, che se da un lato hanno mostrato solidarietà all’attaccante, dall’altro pure l’hanno criticato per quel gesto ritenuto eccessivo. Una situazione che si è ingigantita a dismisura, fino a coinvolgere la Fifa.
Addirittura potrebbe intervenire proprio il massimo organismo del calcio mondiale, considerato come i legali stiano pensando ad un esposto alla Fifa sulla questione razzismo, con le scuse della società mai arrivate al calciatore se non tramite un comunicato ufficiale in cui il club ha ricordato quanto il calciatore sia un patrimonio.
Far intervenire la Fifa sembra decisamente eccessivo, considerato come non si tratti assolutamente di una questione di razzismo, considerato come il Napoli abbia sempre combattuto contro questo tipo di fenomeno. E grande curiosità ormai c’è per come si svilupperà la vicenda nelle prossime settimane, per un caso rientrato già giovedì all’interno dello spogliatoio.