Luis Alberto a nudo: “Io come Sarri, mi ha cambiato. Ma questo calcio non mi piace”

Lui Alberto si svela in un’intervista a tutto tondo: da Milinkovic-Savic al rapporto con il tecnico Sarri fino alla critica al calcio

Il Mago della Lazio, un soprannome che di fatto già identifica più del nome e cognome; ci riferiamo a Luis Alberto, la stella più luminosa della Lazio dopo l’addio di Milinkovic-Savic, finito in Arabia Saudita. E proprio sul serbo spende parole quasi al miele. “Non è che non mi manchi un po’, adesso devo fare per due mentre nei sette anni in cui abbiamo giocato insieme noi ci prendevamo delle responsabilità” ha detto. “Sono nella Lazio da anni e questo ruolo me lo sono preso da solo” ha aggiunto.

Di certo lo spagnolo è il faro del centrocampo della Lazio, l’uomo a cui Sarri si appoggia per la qualità della sua squadra. Simbolo della squadra biancoceleste, Luis Alberto vede però un altro emblema della lazialità, Ciro Immobile. “Credo che sia lui l’immagine della Lazio” ha spiegato.

Luis Alberto, nella lunga intervista al Corriere dello Sport, ha toccato anche il tema mercato, con il trasferimento al Siviglia. “Tutti dicevano tante cose ma io ho spiegato alla società di avere qualche offerta in mano senza mai dire di volermene andare al 100%. Sarei partito volentieri se era anche nel loro interesse” ha aggiunto il centrocampista che di fatto ha chiarito definitivamente la situazione della scorsa estate.

Luis Alberto, l’ammissione su Maurizio Sarri

Immancabile citare il suo rapporto con Maurizio Sarri.Era un po’ strano il nostro rapporto, gli chiesi di partire per sei mesi in prestito perché volevo il campo e la squadra stava giocando senza di me” l’ammissione. “Siamo molto simili, un tecnico deve pensare al bene del gruppo ed alcuni giocatori non sanno essere gestiti da tutti gli allenatori” ha sottolineato Luis Alberto.

Luis Alberto Maurizio Sarri
Maurizio Sarri, Luis Alberto ha speso parole d’elogio per lui (Ansa Foto) – Tvplay

Io e Sarri ne abbiamo parlato, ci ritrovammo per la preparazione di novembre e dicembre e mi disse che non sarei andato da nessuna parte, avrei giocato sempre se mi fossi allenato. E la mia testa è cambiata da gennaio” ha ammesso Luis Alberto che ha spiegato come Sarri lo abbia aiutato a diventare un calciatore più completo e forte. “Sono cresciuto dal punto di vista tattico, sia nella fase difensiva che in quella di non possesso” ha aggiunto, sottolineando che gli mancava questo aspetto.

Luis Alberto ha anche analizzato la situazione del calcio attuale, mostrando di non gradirlo appieno: “Il gioco è cambiato, non mi piace tanto però è così. Tanti allenatori vogliono giocatori alti un metro e novanta con fisico impressionante“. E poi ha continuato: “Non ho un muscolo né una corsa bellissima, sono obbligato a giocare con la testa ma se corre libera e più veloce non ce n’è per nessuno“. “Oggi non vedo calciatori con il mio stile di gioco, sono un amante del calcio di tecnica” ha poi chiosato, lasciando intendere come l’evoluzione del calcio moderno non gli aggradi molto. “Se un giorno farò l’allenatore proverò a ritrovare il calcio che più mi piace“.

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