Il Napoli si gode finalmente i suoi acquisti: da Natan a Cajuste e Lindstrom, i tre in campo contro l’Udinese e pronti ad essere decisivi
Il mercato del Napoli, all’improvviso, inizia ad avere un senso. Da oggetti misteriori a calciatori convincenti nelle prestazioni, è completamente ruotato il presente dei calciatori arrivati in azzurro durante la sessione estiva della campagna trasferimenti. E, con essi, anche i giudizi sugli uomini mercato azzurri, finiti sulla graticola o, quantomeno, in discussione.
Le prime giornate di campionato, d’altronde, avevano dato indicazioni quasi nette in tal direzione; Natan oggetto misterioso e perennemente in panchina, Cajuste protagonista di un esordio da film horror a Frosinone e Lindstrom in campo una manciata di minuti contro la Lazio e nulla più.
Decisamente poco anche per eventuali giudizi. Poi, però, la svolta mercoledì contro l’Udinese. Rudi Garcia si è giocato l’all-in, con in campo contemporaneamente tutti e tre i nuovi acquisti per la prima volta. Il turno infrasettimanale, la necessità di far ruotare gli uomini accelerando il processo di integrazione ed il risultato di vantaggio rassicurante hanno permesso al tecnico francese questo tipo di soluzione.
Natan ha giocato dal 1′ proprio come contro il Bologna per evidenti necessità; il brasiliano ha sostituito il connazionale Juan Jesus finito ko ed in coppia con Ostigard non si è lasciato intimorire, anzi. Ha iniziato a mettere in mostra le sue qualità, dalla personalità al senso della posizione fino all’anticipo sull’avversario.
Subentrati a gara in corso, invece, Lindstrom e Cajuste; il danese, in campo per quasi mezz’ora, ha messo in mostra alcuni pezzi pregiati del suo repertorio, svariando dalla fascia al centro del campo e mostrando di essere qualitativamente di un piano superiore, confermando la bontà dell’investimento da parte degli azzurri. Serpentine, dribbling e tocchi del pallone di pregevole fattura, anche a dare un senso ai 25 milioni investiti dal Napoli per strapparlo all’Eintracht Francoforte.
In crescendo, potrà sicuramente dimostrarsi molto importante per gli azzurri non appena sarà integrato perfettamente negli schemi, un po’ come Cajuste, un quarto d’ora per lui contro l’Udinese. Al posto di Zielinski, come mezzala si è espresso bene nelle due fasi, confermando quanto di buono fatto a Genova, dando il via alla rimonta con l’assist per Raspadori e mettend il piede anche nell’azione del 2-2.
Regista o vice Anguissa, l’impressione è che lo svedese possa ritagliarsi sempre più uno spazio importante anche per la sua duttilità che permette a Garcia di cambiare modulo, passando eventualmente ad un centrocampo a due in caso di necessità.
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