Il Napoli ha cambiato ancora rigorista contro l’Udinese: la scelta di Osimhen spiazza i tifosi e lascia dubbi sulle gerarchie dal dischetto.
Come nella scorsa stagione il Napoli, rispetto alla maggior parte delle squadre, sembra non avere un rigorista designato. Siamo soltanto alla sesta giornata e gli azzurri hanno già cambiato tre tiratori dagli undici metri. Dopo quello fallito da Osimhen a Bologna, diventato il pretesto di forti polemiche e una possibile clamorosa rottura, la scelta è ricaduta su un altro giocatore contro l’Udinese.
L’attaccante nigeriano, prima dell’episodio del Dall’Ara, aveva segnato il primo contro il Sassuolo lasciando il secondo a Raspadori che invece aveva sbagliato. Dopo il contestato errore però il bomber azzurro, nonostante fosse regolarmente in campo, non si è presentato a calciarlo lasciando l’incarico a un compagno.
Nello specifico a Zielinski che probabilmente, per tutelare l’ex Lille in un momento delicato, si è preso subito il pallone sottobraccio ricevendo senza discussioni la concessione del penalty. Un gesto di grande maturità per entrambi, considerando che sulla carta Osimhen era rimasto la prima scelta per Rudi Garcia, ma la decisione in campo si è rivelata vincente perché il polacco non ha tremato spiazzando Silvestri e aprendo le marcature al Maradona. Ora c’è curiosità di capire chi calcerà il prossimo ma la sensazione è che si faccia un po’ a rotazione non escludendo anche le candidature di Kvaratskhelia, ancora a secco, e Politano.
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