Il Milan misura il livello delle sue “seconde linee” e delle sue ambizioni per la stagione. Quanti cambi per Pioli, da chi servono risposte.
La trasferta di Cagliari per il Milan vale più di tre punti. Per il momento in cui arriva ed il modo in cui Pioli si appresta ad affrontarla, il match che si terrà all’Unipol Domus alle 18:30 sarà il test definitivo per capire davvero di che pasta sono fatti i rossoneri in questa stagione.
Stefano Pioli infatti vede davanti a sé un tour de force prima della nuova pausa per le nazionali. Con gli impegni previsti prima con la Lazio a San Siro e poi col Borussia Dortmund fuori casa, l’unica possibilità di fare un po’ di turnover, oltre a recuperare alcuni acciaccati, è oggi.
Questo significa che vedremo un Milan con diverse seconde linee che dovranno rispondere presente e convincere l’allenatore di essere dei reali alternative a quelli che ad oggi sono considerati “titolari”. Un concetto questo delle “riserve” che nell’epoca dei cinque cambi e con impegni a ritmi serratissimi, nessuno può più permettersi se vuole coltivare ambizioni di vittoria.
Innanzitutto oltre ai presenti all’esame rossonero di oggi nel capoluogo sardo va segnalato un grande assente. Luka Jovic, che come in molti già temevano, non ha ancora trovato la condizione fisica necessaria per essere ritenuto presentabile su un campo da calcio, a maggior ragione per un club come il Milan. È per questo che al centro dell’attacco a far rifiatare Giroud ci sarà Noah Okafor.
Per lo svizzero è un doppio test, perché sebbene le sue caratteristiche suggeriscano una maggior somiglianza con Leao, oggi l’ex Salisburgo sarà impiegato come centravanti, quindi ci si aspetta che possibilmente faccia gol. Turno di riposo anche per lo stesso portoghese, che sarà sostituito da Christian Pulisic spostato a sinistra. Questo darà modo di rivedere anche l’interessante Samuel Chukwueze largo a destra, che dopo i lampi visti col Newcastle dovrà dimostrare di non essere “tutto fumo e niente arrosto” come qualcuno l’ha già bollato.
Il più atteso di tutti però è un altro e si tratta di Yacine Adli. Il franco-algerino sarà schierato davanti alla difesa dopo l’infortunio di Rade Krunic. Idolo di parte della tifoseria per il suo smodato attaccamento ai colori rossoneri nonostante lo scarsissimo impiego, per lui oggi è di fatto l’occasione della vita per convincere Pioli che la sua permanenza in rossonero ha senso e per ricordare anche ai tifosi che di non essere una “mascotte”, ma uno dei giovani centrocampisti con i piedi più educati in Europa.
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