I magistrati della Procura di Roma dopo aver scavato a fondo sulla gestione e sulla manovrabilità del patron hanno aperto l’indagine
Chi la fa, l’aspetti, si è sempre detto. E chissà se questo sarà il caso di Aurelio De Laurentiis. Si vedrà. Nel frattempo, come un fulmine a ciel sereno, i pm della Procura di Roma hanno deciso di iscrivere nel registro degli indagati il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis nell’indagine per l’accusa di falso in bilancio che si sta portando avanti da parecchio tempo e a fari spenti.
Il procedimento che coinvolge il numero uno della società partenopea è legato alle presunte plusvalenze fittizie sull’acquisto di Victor Osimhen nel 2020. I file e i documenti erano da mesi passati dalla procura sportiva a quella romana, ma fino adesso non si era saputo granché su come andava avanti la storia legata all’acquisto del giocatore dal Lilla al Napoli.
Ecco su cosa indaga la Procura di Roma
Un’operazione che è stata fatta sulla base di 71,3 milioni, a cui vanno sottratti quote per 20 milioni di euro che il club francese ha girato al Napoli per quattro giocatori: 5 per Orestis Karnezis, gli altri equamente distribuiti su tre giovani Ciro Palmieri, Luigi Liguori e Claudio Manzi che non hanno mai giocato per il Lille. Un dettaglio, questo, che ha dato la possibilità al Napoli di allora di poter restare all’interno del Fairplay finanziario. L’iscrizione di De Laurentiis a Roma resta un atto dovuto dopo l’invio degli atti e dei documenti da parte dei magistrati napoletani.