Prima della sfida tra Cagliari e Milan abbiamo sentito il doppio ex Mario Ielpo, l’ex portiere parla dei rossoneri e della lotta Scudetto.
Mario Ielpo arrivò al Milan negli anni ’90 come secondo di Sebastiano Rossi. Nel Milan non collezionò molte presenze in gare ufficiali, ma fece parte del gruppo che passò alla storia come “gli Invincibili”, quello di Fabio Capello. Prima di approdare in rossonero però trascorse cinque stagioni a Cagliari e ora ci presenta la sfida tra rossoblù e rossoneri che misurerà le ambizioni del Diavolo nella rincorsa all’Inter.
Che impressione le ha fatto questo nuovo Milan di inizio stagione?
Ottima impressione dal punto di vista delle qualità tecniche dei giocatori. Però siamo ancora agli inizi e sarà da vedere se la squadra sarà ben assortita in tutti i ruoli con tutte le necessità tattiche per affrontare la stagione. Mi riferisco in particolare all’attacco e nello specifico il centravanti dove c’è il solo Giroud.
Come sono cambiati, se sono cambiati, i punti forti e i punti deboli della squadra di Pioli rispetto all’anno scorso?
L’anno scorso il Milan ha fatto un po’ fatica in particolare in mezzo al campo, nonostante ci fossero Tonali e Bennacer non riuscivano a coprire per intero l’ampiezza del campo e molto spesso sugli esterni, specialmente dalla parte di Leao, si faceva fatica a coprire. Quindi è stato un anno buono per la Champions, ma in campionato ha faticato troppo. Il raffronto credo vada fatto più con l’anno dello Scudetto o i precedenti. Rispetto a quella squadra lì il Milan ora è più tecnico ma un po’ meno aggressivo col pressing sugli avversari. La differenza in quelle stagioni l’ha fatta pressando sempre alto mentre quest’anno fa quasi sempre molto più possesso palla degli avversari, cosa che nell’anno dello Scudetto non faceva.
Chi può essere l’anti-Inter?
La trasferta di Cagliari che insidie porta ai rossoneri?
Le insidie del fatto che si gioca ogni tre giorni, oltre alle assenze che già ci sono verranno fatti riposare credo Leao e Giroud. Perché va fatto rifiatare qualcuno anche in vista della Champions.
Quindi aldilà del ritmo serrato di partite il Cagliari in sé non rappresenta un pericolo particolare, magari anche per la partenza stentata della squadra di Ranieri?
Il Cagliari non è partito bene e fa fatica a far gol. Però bisogna considerare anche la trasferta. Nel senso che andare a giocare a Cagliari non è mai semplice perché è una trasferta “vera”. Si va in un mondo completamente diverso, anche se Milano ci sta regalando un’estate importante… (ride, ndr). A Cagliari però si va in un altro mondo dal punto di vista ambientale, anche considerando vento, sole, poi la gara si gioca alle 18:30 mi sembra. Non è mai facile fare la partita.
Secondo lei i rossoneri sono la vera anti-Inter per la lotta Scudetto?
Beh, se mi devo guardare intorno molto meglio del Milan non trovo. Anche se va detto che in questo momento l’Inter è nettamente avanti, quindi la vera anti-Inter è l’Inter. Se l’Inter crolla o inizia a perdere colpi c’è posto anche per gli altri. Se invece inizia a fare un campionato come ha fatto il Napoli l’anno scorso si gioca per gli altri posti per la Champions. Questo sta avvenendo. La Juve mi sembrava messa bene per combattere, però sembra essersi un po’ persa. Il Napoli non credo.