RAVANELLI: “BERARDI-BREMER? GRAVE IL MANCATO INTERVENTO DEL VAR. ECCO COSA HO DETTO AD ALLEGRI”

L’ex giocatore della Juventus Fabrizio Ravanelli è intervenuto ai microfoni di TvPlay

“GRAVE IL MANCATO INTERVENTO DEL VAR” – “Grave che il Var non sia intervenuto ieri a fare espellere Berardi. Quanti allenatori avrebbero fatto come Allegri?”

“CHIESA E’ DETERMINANTE. AD ALLEGRI DICEVO…” – “Chiesa è determinante. Ha strappo e facilità nel creare superiorità numerica e tirare, come il papà. Nove volte su dieci prende la porta quando tira. Ho sempre detto ad Allegri che giocando a tutta fascia perdeva lucidità. Oggi ha un ruolo diverso e diventa più decisivo. Credo sia stata l’unica nota positiva per il gol ma anche per come ha giocato e per l’atteggiamento. Riesce sempre a dare una mano. Può dare tante soddisfazioni e ritagliarsi un ruolo importante. Può fare 15/20 gol”.

“LA JUVENTUS SI E’ SGRETOLATA COL TEMPO” – “Difficile dare un giudizio sulla partita della Juventus. Ho visto una brutta Juve che si è persa con l’andare del tempo. Aveva iniziato bene. Veniva da una vittoria esaltante contro la Lazio e affrontava un Sassuolo in difficoltà. La differenza mentale all’inizio si è vista. La Juventus aveva una marcia in più. Poi il Sassuolo ha preso coraggio e ha capito di poter mettere in difficoltà la Juventus. Con i tre uomini davanti ogni volta che giocavano uomo contro uomo ti mettevano in difficoltà. Poi ci sono stati gli errori individuali e li si è sgretolato tutto, non è più stata dominante. Gatti ha sbagliato il disimpegno sul gol, ma l’errore è a catena anche del centrocampo. Poi da li Gatti si è perso totalmente, deve lavorare sull’aspetto mentale. Il pareggio della Juventus è arrivato casualmente. Szczesny sul primo gol mi sembra che abbia calcolato male la traiettoria della palla. Le parole di Allegri? Capita che in sala stampa si dica una cosa e in spogliatoio un’altra”.

“GATTI TENGA DURO, PUO’ DIVENTARE UN GIOCATORE IMPORTANTE” – “Io punterei su Gatti. Ha voglia. Preferisco sbagliare ma crescendo con in campo uno che ha fame come lui. Sponsorizzo Gatti, gli dico di lavorare a testa alta e non farsi paranoie in testa. La vita del calciatore è questa. La guardia va tenuta alta. Tutti sono allenatori, ci sono passato. Deve andare avanti con serenità, ha tutte le potenzialità per diventare un giocatore importante. Non si può negare che abbia delle lacune tecniche, ma ci può lavorare. Si prenderà tante soddisfazione. Il Gatti di Lazio e Empoli è un altro giocatore, dopo l’errore è uscito dalla partita. E’ li che deve migliorare. Serve personalità. A questa squadra manca un po’ di personalità, che non dipende dall’età. Può capitare che un giovane ne abbia più del veterano”.

“NAPOLI, LE LAMENTELE DEI GIOCATORI SONO UN ALLARME GROSSO’” – “Il Napoli con Spalletti ha perso un leader incredibile, straordinario nella comunicazione oltre che tatticamente. Perdendo Giuntoli ha perso un altro punto di unione. Si è perso qualcosa di importante. Per vincere ci deve essere solidità su tutti i fronti. Non dico che la società non sia solida, De Laurentiis sta facendo i miracoli. Ma mi sembra la società sia un po’ assente tra allenatore e squadra. Garcia è una bravissima persona, ma immaginavo sarebbe andato incontro a tante problematiche. Non ha lo status di raccogliere l’eredità di Spalletti. Quanto successo ieri è una mancanza di rispetto nei confronti dell’allenatore. Osimhen con quel gesto ha sbagliato. Manca chi in società dica “Zitti e giochiamo”. Il modo di giocare di Spalletti risaltava le qualità. Sono venute a mancare molte certezze. Le lamentele dei giocatori sono un allarme grande. Luis Enrique per me è un grande allenatore. Se avrà fortuna nei sorteggi il PSG arriverà in finale. Io avrei preso lui o Antonio Conte dopo Spalletti “.

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