L’infortunio di Krunic obbliga Pioli a cambiare il suo centrocampo: le possibili soluzioni del tecnico del Milan per le prossime partite.
Oltre alla lunga assenza di Bennacer, il Milan dovrà rinunciare a un altro dei suoi centrocampisti titolari per le prossime partite. Si tratta di Rade Krunic, fermato da un infortunio nell’ultimo match col Verona e costretto a fermarsi per diverse settimane. Una dura tegola per i rossoneri, in un momento impegnativo della stagione, che costringe Pioli a cambiare qualcosa nel reparto.
Finora era l’unico giocatore ad aver disputato interamente tutte le prime sei partite della stagione (otto con la Nazionale) e forse, a posteriori, si sarebbe dovuto gestire il suo minutaggio in maniera diversa. Alla fine Krunic ha ricevuto un campanello d’allarme dal suo fisico ma è stato troppo tardi. Gli esami strumentali hanno avuto un brutto esito: lesione del bicipite femorale destro.
Nel comunicato si legge come le sue condizioni saranno rivalutate tra una decina di giorni ma nel concreto, nonostante non si specifichino i tempi di recupero, non tornerà sicuramente prima della prossima sosta per le Nazionali. Ovvero il 29enne bosniaco salterà i match contro Cagliari, Lazio, Borussia Dortmund (Champions League) e Genoa sperando di rientrare per il big match contro la Juve del 22 ottobre.
Dopo l’umiliazione subita nel derby contro l’Inter, il Milan ha ritrovato subito la vittoria contro il Verona e si è rimesso in marcia in campionato. Un successo di misura, senza brillare particolarmente, che comunque permette ai rossoneri di difendere il secondo posto e riprendere un po’ di fiducia a livello mentale.
Ora però il Diavolo dovrà confermarsi sul campo e dare continuità ai risultati per tenere sotto pressione l’Inter, al momento in testa a punteggio pieno con tre lunghezze di vantaggio. A partire dall’insidiosa trasferta di Cagliari nel turno infrasettimanale in cui Pioli probabilmente farà un po’ di turnover e sarà obbligato a sostituire Krunic, finora sempre presente in mezzo al campo.
Col cambio di modulo e il passaggio al 4-3-3, il classe ’93 è diventato il padrone assoluto della regia rossonera con ottimi risultati. Un titolare inamovibile in un ruolo in cui, grazie soprattutto alla intelligenza tattica, ha saputo velocemente adattarsi rispetto ai compiti che aveva in passato e nelle precedenti squadre. Per questo la sua mancanza rischia di diventare un grosso problema per il Milan.
In base alle prime prove di formazione, durante gli allenamenti, la scelta sul suo sostituto potrebbe ricadere su Reijnders che finora ha sempre giocato come mezz’ala e dovrebbe abbassare il suo raggio d’azione (diminuendo il numero dei suoi inserimenti), un po’ come faceva all’AZ Alkmaar in una mediana a due. Una soluzione che libererebbe lo spazio per Musah o Pobega con Loftus-Cheek sicuro dell’altro posto a completare il reparto.
L’alternativa sarebbe spostare Musah davanti alla difesa o scommettere su Adli, la riserva “naturale” di Krunic durante il precampionato ma come la scorsa stagione mai considerato dall’allenatore probabilmente nemmeno in questa situazione d’emergenza. Infine, togliendo il regista, si potrebbe insistere sul 3-4-3 visto contro il Verona ma gli imminenti rientri di Calabria e Theo Hernandez suggeriscono il ritorno al vecchio sistema di gioco.
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