Maradona e Messi i più grandi, ma il record di palleggi in un’ora è di un ex calciatore cubano: l’impresa senza eguali
Il palleggio è da sempre una sorta di virtuosismo; non è certo necessario essere abili palleggiatori per poter giocare a calcio anche ad alti livelli ma di certo il controllo della sfera, anche agli occhi dei tifosi, è un surplus sempre molto apprezzato.
Spesso, soprattutto nelle presentazioni ufficiali di grandi campioni al momento dell’acquisto, li vediamo dare sfoggio delle loro abilità con il palleggio; piede, ginocchio, testa, tocchi a ripetizione per mandare il pubblico in visibilio. Ma chi è il miglior palleggiatore al mondo?
Di certo è difficile sostenerlo con assoluta certezza; tra gli ex calciatori, memorabili i palleggi di Diego Maradona, il più grande di tutti i tempi. Non solo con il pallone da calcio – il video dei suoi palleggi a Stoccarda, prima della gara di Coppa Uefa con gli scarpini slacciati peraltro è storia del calcio – ma anche con una sorta di pallone gigante a rappresentare il mondo nel giorno della sua presentazione allo stadio San Paolo di Napoli (oggi Stadio Maradona) e finanche con arance.
Tra i calciatori in attività i virtuosismi sono propri di Neymar, un giocoliere come un po’ tutti i brasiliani talentuosi, ma anche di Leo Messi, al momento il calciatore più forte in attività anche se nella sua parabola discendente ed a fine carriera.
In attesa di nuovi fenomeni in grado di esaltare il pubblico, ce n’è però uno che ha battuto tutti i record. Si tratta di Erick Hernández, un ex calciatore, un nome che forse ai più non dirà nulla. Eppure di tratta di un vero e proprio recordman.
Cubano di nazionalità in un’ora è riuscito a realizzare la bellezza di 12.237 palleggi utilizzando varie parti del corpo, dai piedi alle gambe fino naturalmente alla testa. Un vero e proprio record, tanto da polverizzare quello precedente e riconosciuto dal Guinness World Record, detenuto fin dal 2017 dal messicano Abrahan Munoz, capace “solo” di 11.901 tocchi. L’impresa di Hernandez è stata controllata da tre arbitri Fifa, proprio per certificare come il record del 56enne fosse valido.
Hernández, peraltro, non è nuovo a record del genere; già nel 2011 ne realizzò uno simile utilizzando però solo la testa. In quell’occasione, furono 187 i tocchi in appena 30 secondi. “Ho fatto tre ore di allenamento al giorno per circa due mesi e mezzo” ha raccontato all’EFE nell’Hotel Cobapacana di L’Avana, lì dove ha realizzato il record pazzesco.
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