Dall’esultanza sfrenata di Provedel e compagni a qualche brutto e serio problema per un biancoceleste che ha sorpreso tutti
Una serata magica per tutti i laziali, o meglio non proprio per tutti. Nella notte di Ivan Provedel c’è qualcuno che ha tentato di rovinare la festa comportandosi in modo non adeguato sulle tribune e facendo fare una bruttissima figura a uno dei protagonisti del terreno di gioco. Già perché mentre Provedel segnava, Luis Alberto e soci festeggiavano e si godevano la serata appena è finita la partita, uno di quelli che è sceso in campo ha dovuto fare le ore piccole per problemi con la giustizia italiana.
Si tratta dello sfortunato Gustav Isaksen che, appena terminata la gara anzi pare proprio mentre stava facendo la doccia, è stato avvisato che c’erano dei problemi con suo fratello e i suoi amici che avevano non solo la sua maglietta della Lazio con tanto di scritta, ma anche i suoi biglietti per la tribuna. Quattro ragazzi, tra cui il fratello Emil, lo stesso con cui è approdato nella capitale nel caldo di agosto, e altre tre amici, tutti e quattro biondissimi e pallidi, sorridenti ma un po’ troppo su di giri. Talmente tanto che sono stati arrestati senza neanche pensarci troppo. Una serata magica in campo, ma tragica per quanto è successo nella notte.
Isaksen ha dovuto garantire per il fratello e anche per i suoi amici
In occasione del match di Champions League tra Lazio e Atletico-Madrid, Emil Isaksen era in Tribuna Autorità insieme agli altri tre amici, tutti conoscenti del campione della Lazio, in Danimarca scrivono che sono gli amici di sempre, quelli con cui è cresciuto sin da piccolo. Ebbene, questi ragazzi hanno fatto di tutto e di più prima della partita a Via del Corso, in pieno centro a Roma, pare anche il fratello, bevendo ogni tipo di bevanda e arrivando all’Olimpico già un po’ alticci. Ragazzi fra i 20-30 anni, che si sono fatti notare anche e praticamente subito nell‘area hospitality, fino al punto che il bar ha dovuto tirar giù la serranda (mai successo prima) a causa loro. Non contenti di questa decisione, sono usciti dalla tribuna e sono rientrati con altre birre. Il problema è stato quando si sono accesi dei piccoli parapiglia con altri tifosi, tanto da dover intervenire più volte gli steward fino al punto che è entrata la polizia e li ha portati fuori e al commissariato e le celle interne allo stadio.
Tutto questo mentre Gustav era in panchina in attesa di entrare, tanto che poi ha giocato. Alla fine due dei quattro danesi e amici di Isaksen sono stati arrestati allo Stadio Olimpico per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e il giorno dopo sono stati condannati al termine del processo per direttissima, dove hanno scelto rito del patteggiamento, alla pena di 2 mesi e 20 giorni con la pena sospesa. Per Isaksen, avvisato dalla Lazio e dal fratello Emil un bruttissimo rientro negli spogliatoi, tanto che anche la società si è dovuta far sentire col ragazzo perché i suoi amici hanno dato fastidio a tutti. Per loro, tranne che per il fratello Emil, è stato emesso un provvedimento di Daspo per cinque anni.