Lo sport entra nella Costituzione italiana: come cambia l’articolo 33 e cosa c’è scritto

Dopo l’approvazione di oggi definitiva da parte della Camera, la tutela dello sport è entrata di fatto nella nostra amata Costituzione.

Lo sport è stato il toccasana per tantissime porte, considerando la sua importanza sia dal punto di vista fisico che psichico. Fare attività sportiva, com’è stato dimostrato da tantissimi studi scientifici, è di fatto per la salute di ognuno di noi.

Non c’è infatti solo lo sport professionistico, ovvero quello che guardiamo comodi seduti dal divano, ma anche quello che ci permette sia di migliorare la nostra salute che il rapporto quotidiano con gli altri.

Fare attività sportiva, di fatto, aiuta a scaricare quelle tossiche che incameriamo ogni giorco a causa dei vari problemi che la quotidianità di regala ad ognuno di noi: da quelli lavorativi, passando per quelli di salute, a quelli familiari. Proprio per tutelare tutte queste funzioni dello sport, il Parlamento italiano ha approvato una legge davvero importante.

Il Parlamento italiano ha approvato la legge che inserisce la tutela dello sport nella nostra Costituzione

Come quanto riportato da ‘Ansa’, infatti, la Camera ha dato ad unanimità il via libera definitivo alla legge che inserisce la tutela dello sport nella nostra Costituzione. Il provvedimento aveva avuto già l’approvazione del Senato (170 sì, 1 astenuto) lo scorso 17 maggio. Il testo è composto da una sola norma che all’art.33 della Carta, dove si parla di arte e scienza: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le forme”.

Abodi in conferenza stampa
Il ministro Abodi ha commentato l’inserimento della tutella dello sport nella Costitutizione italiana (Ansa Foto) tvplay.it

Lo stesso Andrea Abodi, ministro dello sport, ha commentato così il sì definitivo dato quest’oggi dalla Camera: “Da un lato sarà necessario promuovere questa riforma e dall’altro dovremo cercare sia di saperla interpretare che attuare, oltre che nobilitare. Non basta una norma nella nostra Costituzione, anche se è un passo decisamente importante, ma la cosa più importante, se non fondamentale, sarà quella di farla vivere nelle scelte di carattere politico e di governo, nazionale e del territorio”.

Il Ministro ha concluso il suo intervento: “In questo modo riusciremo a riconoscere a livello educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico delle attività sportive in tutte le sue forme variegate”. La notizia dell’approvazione da parte della Camera di questa legge, di fatto, è importantissima. Da oggi, infatti, il mondo dello sport è riconosciuto dalla Repubblica italiana come ‘bene da tutelare’.

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