Al capezzale dell’ammalato. La cinquina incassata nel Derby ha fatto scattare l’allarme in casa Milan, fin qui autore di in campionato più che positivo, ed a Milanello si è rivisto lui, Zlatan Ibrahimovic. Il leader per eccellenza, l’uomo che ha lasciato ricordi indelebili in casa rossonera fino a pochi mesi fa, il protagonista dell’ultimo scudetto conquistato in rossonero.
Si è visto al centro sportivo del club alla vigilia dell’importante sfida di Champions League contro il Newcastle, probabilmente per dare coraggio e risollevare l’umore dei calciatori della rosa, scherzando anche con chi era presente sulla sua disponibilità a giocare, frenato dalla mancanza nella lista Uefa del suo nome.
Dall’incontro con la squadra a Milanello, però, ne ha fatto seguito un altro direttamente con Gerry Cardinale, il fondatore di RedBird proprietario del club. I due si sono incontrati in un hotel del centro di Milano e sembra davvero impossibile l’abbiano fatto per ricordare i vecchi tempi o per due chiacchiere tra amici, sebbene dalla società spiegano come non si sia trattato di un incontro di lavoro.
In ballo, con ogni probabilità, l’ingresso di Ibrahimovic nel Milan, un ritorno nel club in un ruolo, però, tutto da definire. Per la sua capacità di leadership, infatti, lo svedese di certo non si accontenterebbe di una posizione marginale all’interno del club.
Eppure, al momento, posizioni libere non ve ne sono, a partire da Furlani e Moncada che si occupano dell’area sportiva fino a Paolo Scaroni e Franco Baresi, rispettivamente presidente e presidente onorario del club. Se sembra totalmente da escludere una possibilità di immaginare Ibra nelle vesti di scout, già più fattibile potrebbe essere lo svedese a mo’ di testimonial del club, visto anche il suo appeal intramontabile.
Di certo c’è che Ibra accetterebbe solo un ruolo operativo; possibile, quindi, che all’ex centravanti possa essere riconosciuto un ruolo il più vicino possibile alla squadra, una sorta di team manager oppure di collante tra calciatori, tecnico e dirigenza. Pioli avrebbe dato già il suo benestare, d’altronde la parola “amico” utilizzata lunedì per definire Ibra ben spiega il rapporto tra i due.
Andranno verificate le manovre delle prossime settimane, considerato come Ibra ormai sia di stanza a Milano che considera la città dove vivere e sia molto legato ai colori rossoneri. Resta solo da capire se questo nuovo matrimonio potrà essere celebrato.
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