Gigi Buffon, nuovo capodelegazione dell’Italia, ha rilasciato alcune parole sull’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della nostra Nazionale.
Questi giorni sono sicuramente contraddistinti dal ritorno delle competizioni europee. Ieri sera, infatti, Milan e Lazio hanno pareggiato, rispettivamente, contro il Newcastle e l’Atletico Madrid, mentre Napoli ed Inter esordiranno questa sera in Champions League contro il Braga e la Real Sociedad.
Roma, Atalanta (Europa League) e Fiorentina (Conference League), invece, esordiranno nella serata di domani. Tuttavia, al netto del grande spettacolo che gira intorno alle tre competizioni europee, l’eco dell avvicendamento sulla panchina della Nazionale italiana tra Roberto Mancini (dimessosi per poi diventare nuova guida tecnica della selezione dell’Arabia Saudita) e Luciano Spalletti si sente ancora molto forte sia tra i tifosi che gli addetti ai lavori.
Il tecnico toscano, soprattutto nel secondo match della pausa di settembre (ovvero il 2-1 rifilato all’Ucraina), ha già fatto intravedere di come sarà la sua Nazionale, almeno dal punto di vista del gioco. Lo stesso Gigi Buffon, il nuovo capodelegazione dell’Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Luciano Spalletti che hanno sorpreso un po’ tutti.
Italia, Buffon su Luciano Spalletti: “Mi ha colpito tanto il suo grando di professionalità”
L’ex estremo difensore, esattamente ai microfoni ufi ciciliani di ‘Radio Serie A con RDS’, ha infatti parlato così dell’arrivo che ha vinto l’ultimo campionato di Serie A con il Napoli: “Se si può riprendere a sognare con Luciano Spalletti come nuovo ct dell’Italia? Il sogno è gratuito. Si può iniziare a sognare quando si hanno delle buone motivazioni. La Nazionale, almeno secondo me, ha avuto la fortuna di trovare un allenatore nel miglior momento”.
Gianluigi Buffon ha poi continuato il suo intervento su Luciano Spalletti: “Le sue squadre sono sempre state apprezzate per il gioco che hanno espresso. E’ stata una vera e propria rivelazione, almeno per me. Come allenatore non nutrivo nessun dubbio, ma mi ha colpito tanto il suo grado di professionalità. Riesce ad avere delle letture, anche psicologiche, nelle quali coglie ogni piccola sfumatura”.
Il campione del Mondo nel 2006 con l’Italia di Marcello Lippi si è poi soffermato sia sul suo nuovo ruolo in Nazionale che sul caso Bonucci: “ Capodelegazione? Mi incuriosiva molto farlo, ho pensato che potesse essere il vestito giusto per me. Il desiderio di rivalsa del Mondiale mancato è stato uno stimolo in più. Bonucci? Leo, in un contesto che non sia quello calcistico, riuscirà a riconciliarsi con la Juve”.