Il centravanti del Frosinone, grazie al gol contro il Sassuolo, ha raggiunto un record condiviso con pochi altri: ecco di cosa si tratta.
Walid Cheddira è nella storia del calcio italiano. Una carriera in grande ascesa quella dell’attaccante italiano di origini marocchine. Lui che ha conosciuto la gavetta e che, con costanza e determinazione, è riuscito ad arrivare a calcare i campi della Serie A. Dal Mantova passando per Lecco e soprattutto Bari. E’ proprio in Puglia che conosce la definitiva consacrazione: prima trascinando i Galletti alla promozione in Serie B, poi segnando 17 gol e sfiorando addirittura il salto in A nella passata stagione, con lo spareggio perso nei minuti finali contro il Cagliari. Numeri e prestazioni che hanno prima convinto il Napoli ad acquistarlo per lasciarlo in prestito in Puglia.
Successivamente ci ha pensato il Frosinone neo promosso in A, alla ricerca di una prima punta di profondità e forte ad attaccare la porta con cattiveria e voglia di determinare. Gli sono infatti bastate soltanto tre partite per trovare la prima rete nella massima categoria italiana. Contro il Sassuolo, infatti, Cheddira si è preso la responsabilità dal dischetto di riaprire una partita già quasi virtualmente chiusa, visto il doppio vantaggio dei neroverdi. Penalty perfetto e soddisfazione personale, non solo per la rete, ma per essere entrato nei libri di storia del nostro calcio.
In molti si staranno chiedendo come Walid Cheddira, con solo una rete in Serie A all’attivo, possa essere entrato nella storia del calcio italiano. Con la marcatura al Sassuolo, infatti, il centravanti si è aggiunto alla lista di quei giocatori che sono riusciti a segnare almeno un gol in tutte le categoria dall’Eccellenza alla Serie A. Un primato che condivide con pochi altri. Partito da Loreto, vicino casa, ha poi sfondato in Serie D prima di approdare nel professionismo grazie ad un intuizione dell’allora direttore sportivo del Parma Faggiano.
Nella lista, infatti, ci sono anche calciatori piuttosto conosciuti nel nostro calcio. Da Dario Hubner a Denis Godeas, considerati tra gli attaccanti più prolifici, soprattutto delle categorie inferiori, nella loro epoca. Dunque anche un pezzetto del calcio moderno va a integrare questa speciale lista condivisa da pochi eletti che, con perseveranza e tenacia, hanno saputo affrontare tutte le difficoltà del percorso calcistico fino poi ad arrivare nell’elite assoluta, lasciando un solco storico e indimenticabile.
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