Il match di Champions League tra Milan e Newcastle è stato anticipato da un brutto episodio: le condizioni del tifoso accoltellato.
E’ un giorno speciale per il Newcastle che, a distanza di vent’anni dall’ultima volta, torna a giocare una partita di Champions League. Lo farà a San Siro contro il Milan nella prima giornata della fase a gironi in una partita però anticipato da uno spiacevole episodio di cronaca che ha visto l’accoltellamento di un tifoso.
C’è grande entusiasmo in casa Newcastle, una delle novità e possibile mina vagante della principale competizione europea. D’altronde i Magpies sono da prendere con le pinze dopo il 4°posto conquistato nella scorsa Premier League e possono rappresentare un ostacolo difficile da superare per il Milan e le altre avversarie del Gruppo F (PSG e Borussia Dortmund).
Di sicuro sarà importante partire bene per entrambe le squadre e già il primo confronto può essere in qualche modo decisivo per le sorti dei rossoneri, chiamati a riscattarsi dopo la disfatta nel derby. Sugli spalti i tifosi staranno vicini alla squadra, riempiendo quasi tutto lo stadio, dove ci sarà anche una numerosa presenza di fan inglesi, attesi in poco meno di 5mila.
E’ scattata l’allerta a Milano dopo che un tifoso del Newcastle è stato accoltellato nella notte precedente alla partita di Champions League, in programma alle 18.45 a San Siro. Una bruttissima notizia arrivata a poche ore dal calcio d’inizio di un match che diventa a rischio per l’ordine pubblico e sarà monitorato il più possibile dalle forze dell’ordine.
Tanti sostenitori del Newcastle hanno lasciato l’Inghilterra per sbarcare nel capoluogo lombardo con un giorno d’anticipo rispetto alla partita. Una scelta che evidentemente ha sorpreso anche la polizia, solitamente a stretto contatto con i tifosi delle squadre in trasferta. Non a caso nella zona dei Navigli, una delle mete scelte dai britannici, si è sfiorata la tragedia durante la notte.
Nello specifico, poco dopo la mezzanotte, un tifoso inglese di 58 anni è stato accoltellato e trasportato in codice rosso da un’ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico. Secondo le prime ricostruzioni, su cui comunque sta indagando la Digos, l’uomo, che era in compagnia di un amico, è stato aggredito e accerchiato da un branco di sette/otto persone.
Nella colluttazione, che ancora non si sa se sia stata dovuta a motivi calcistici o ad altro, avrebbe subito due fendenti al braccio e uno, più profondo, alla schiena. Per fortuna le sue condizioni non sono gravi e il quadro clinico è in miglioramento tanto che potrebbe già essere dimesso dall’ospedale nelle prossime ore. Nel frattempo la vittima non è stata in grado di fornire molti dettagli sugli aggressori, che erano tutti incappucciati e probabilmente avevano già premeditato l’agguato.
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