La Champions League al via con la fase a gironi: chi sono le favorite e le sorprese fino alle speranze italiane. Come sarà il format per la prossima stagione
Prende il via ufficialmente stasera, con l’avvio della fase a gironi, la nuova edizione della Champions League, l’ultima con il vecchio formato prima della grande rivoluzione. Caccia al Manchester City, che lo scorso 10 giugno si è laureato Campione d’Europa per la prima volta nella sua storia, battendo in finale l’Inter.
Ed ovviamente la caccia è tutta nei confronti dei Citizens, al momento la squadra più forte d’Europa ed anche la favorita numero uno per un clamoroso bis anche se, nell’era moderna, solo al Real Madrid di Zidane è riuscito di imporsi per tre edizioni di fila.
Chi può insidiare Guardiola? I soliti noti, a partire dal mister Champions per eccellenza, Carlo Ancelotti che ha rivoluzionato il Real Madrid orfano di Benzema; addio al bomber e Bellingham trequartista dietro Vinicius e Rodrygo. Poi occhio al sempre pericoloso Bayern Monaco, fino a Barcellona ed Arsenal, due tra le formazioni più interessanti, almeno nella scorsa stagione.
Champions League, quali speranze per le italiane
E le italiane? L’Inter è la squadra vice campione d’Europa e sembra rinforzata, almeno nella consapevolezza, ed il primo posto nel girone non dovrebbe essere un problema. Più difficile per il Milan, chiamato al riscatto dopo le scoppole prese nel Derby. I rossoneri dovranno vedersela con PSG, Borussia e Newcastle e la squadra di Pioli dovrà solo confermare quanto mostrato ad inizio stagione per andare avanti.
Il Napoli può agevolmente passare il turno, alle spalle del Real Madrid, anche perché Braga ed Union Berlino non sono certo avversari in grado di intimorire anche se gli azzurri devono dare vita ad una svolta dopo gli ultimi risultati in campionato. La Lazio si aggrappa ai gol di Immobile conscia di poter arrivare agli ottavi in un girone con Atletico, Feyenoord e Celtic.
Dal 2002/2003 è la prima Champions senza Messi e Ronaldo e sembrano esserci tutti i presupposti per il nuovo duopolio Haaland-Mbappé; solo loro i più forti, diversi ma devastanti per le loro formazioni. Occhio, poi, al terzo incomodo Bellingham, che Ancelotti sta trasformando in un giocatore totale a Madrid.
Questa edizione è anche l’ultima con l’attuale format; come detto, dalla prossima via ad una vera e propria rivoluzione. Ben 36 squadre, un gruppo ed una classifica uniche; nel sorteggio del prossimo agosto quattro le fasce da nove squadre ciascuna ed ogni club avrà due avversarie per ogni fascia. Totale otto gare nella fase a gironi; si qualificano agli ottavi le prime otto classificate di ogni gruppo, mentre le restanti otto se la giocheranno ai play off dalla nona alla 24ma piazzata. Le altre, eliminate.
Delle 36 squadre che vi parteciperanno – quattro in più rispetto all’attuale edizione – due spetteranno ai campionati che riusciranno a totalizzare il miglior ranking Uefa in stagione. Nella stagione finita lo scorso giugno sono stati Premier e Serie A; se ci dovessimo ripetere, l’Italia avrebbe cinque formazioni in Champions nella prossima stagione.
Ben 189 gare totali, un torneo più entusiasmante – almeno così promettono a Nyon – e soprattutto più ricco. Il montepremi si avvicinerà ai 2,7 miliardi di euro e per la vincitrice quota 200 milioni diventerebbe sempre più vicina.